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Sassuolo: cosa c’è da sapere sulla Stella Rossa

Nonostante il Luzern fosse indubbiamente un avversario stimolante, l’ultimo scoglio che separa il Sassuolo dalla prima storica qualificazione europea è la Stella Rossa, senza ombra di dubbio una delle squadre più importanti dell’Est Europa. I “Crveno-Beli” non sono più la corazzata di inizio anni novanta che vinse la Coppa dei Campioni contro il Marsiglia al S. Nicola di Bari con una serie di campioni come Vladimir Jugovic, Sinisa Mihajlovic, Dejan Savicevic o Darko Pancev (in Italia non fece granché, ma in quella Coppa risultò determinante con 5 reti e il rigore decisivo nella finale), ma dalle parti di Sassuolo non c’è alcuna voglia di snobbare l’appuntamento europeo contro una compagine comunque giovane (25 anni di età media) e vogliosa di approdare dopo 9 anni alla fase a gironi di una competizione Europa.

Allenati dalla scorsa stagione dal montenegrino Miodrag Bozovic (una vita in Russia dove ha condotto squadra come l’Amkar Perm, l’FC, Dinamo e Lokomotiv Mosca), che predilige il 4-2-3-1, giocano un calcio corale alquanto offensivo, giostrato dalle spinte degli esterni Aleksandar Katai (maglia numero 10, classe classe 1991) e John Ruiz (costarichense, classe 1994), supportati dalle riserve Pablo Mouche (argentino, classe 1988) e Slavoljub Srnic (classe 1992), e dal trequartista guineano classe 1991 Guelor Kanga.

In mediana importanti presenze per il francese Damien Le Tallec e Mitchell Donald, con quest’ultimo fra i giocatori più fallosi dell’intero campionato. La retroguardia, guidata da Damir Kahriman (classe 1985) in porta, è affidata ai centrali Thomas Phibel (francese, 1986) e Zoran Rendulic (1984) e ai terzini Milos Cvetkovic (classe 1990) e Mihailo Ristic (Bosniaco classe 1996). Centravanti il portoghese 28enne Hugo Viana, già a segno con ben 6 reti in 8 partite. Capitano, ma quest’anno molto spesso in panchina, l’ex Udinese Aleksander Lukovic. Uomo in più è certamente il Marakana di Belgrado, che diventa infuocato quando i Delje sono sugli spalti. Un altro fattore a cui il Sassuolo dovrà stare attento, a partire da giovedì quando diversi serbi raggiungeranno Reggio Emilia.

Marco Aurelio Stefanini

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