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Sergio Romero: le mani del Chiquito sull’Europa League

Tra i protagonisti della cavalcata del Manchester United verso la finale di Europa League di Stoccolma c’è sicuramente Sergio Romero, portiere della competizione dai sedicesimi di finale in poi.

Non una stagione qualunque la sua perché nel caos totale della nazionale argentina l’AFA aveva fatto sapere al Chiquito che se avesse continuato a fare da vice a De Gea Bauza o chi per lui avrebbe dovuto inserire un altro nome all’interno della lista dei convocati e la sua era da titolare dell’Albiceleste si sarebbe momentaneamente chiusa.

Poteva tornare in Argentina dove il Boca Juniors cercava un portiere di spessore ma lui ha scelto di rimanere con i Red Devils ed è stato accontentato da José Mourinho. E così da febbraio in poi tra i pali ad Old Trafford c’è Romero e non De Gea, almeno per l’Europa League. Una grande occasione ma anche una tremenda responsabilità visto che il portiere della nazionale spagnola è amato da tutto il popolo di Manchester a differenza dell’argentino che non è visto benissimo.

Tante critiche sono state mosse a Romero in questi anni: portiere inadatto a certi palcoscenici che non merita né lo United né l’Argentina, giocatore sopravvalutato e tante altre etichette che una volta entrate nel circuito popolare sono difficili da togliere.

Il Chiquito però quest’anno ha avuto la sua occasione per dimostrare di essere un estremo difensore affidabile e adatto a determinati riflettori. Nella corsa alla finale dei Red Devils non ci sono solo le giocate di Mkhitaryan e i gol di Ibrahimovic e Rashford ma anche le parate di Sergio Romero.

Lo sa bene il Celta Vigo che prima di disperarsi per l’errore a porta vuota di Guidetti ha dovuto fare i conti con i guanti dell’ex River Plate, impeccabile nella serata più difficile per i diavoli rossi. Segnali importanti da un portiere importante: su nessuno dei gol subiti in questa Europa League c’è la sua responsabilità e sono molte di più le prodezze da contare che le piccole incertezze che in passato hanno contribuito a danneggiare la sua immagine.

Quello visto in Europa è un calciatore affidabile sia tra i pali che nelle uscite e chissà se Mourinho si fiderà di lui anche nella gara di Stoccolma, quella che potrebbe portare il trofeo tanto atteso a Manchester per salvare la stagione e per rendere la squadra di Old Trafford un gran slam champion.

Dal punto di vista del riconoscimento Romero meriterebbe di scendere in campo contro l’Ajax ma lasciare fuori De Gea nella gara più importante dell’era post Ferguson sarà difficile per il tecnico portoghese. Premiare uno degli eroi del cammino o fidarsi della grande sicurezza del titolare? Mou ci dovrà pensare bene ma intanto Sergio Romero da Chiquito è diventato grande.

Simone Gamberini

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