A poco più di un mese dall’inizio della Serie A, arrivano le nuove norme. L’Associazione Italiana Arbitri ha pubblicato l’aggiornamento del regolamento in vigore dal 2025/2026: le novità più importanti riguardano il var, la gestione dei cartellini e della disciplina, il doppio tocco su calcio di rigore, il calcio d’angolo per la squadra avversaria se il portiere trattiene il pallone per più di otto secondi.
Le nuove norme sono mirate a evitare perdite di tempo eccessive. Dalla prossima stagione sarà assegnato un calcio d’angolo se un portiere, all’interno della propria area di rigore, controlla il pallone con le mani per più̀ di otto secondi. È considerato in controllo anche se tiene il pallone con la mano aperta o lo fa rimbalzare in area di rigore. Il giudice di gara “avvertirà” l’estremo difensore del tempo che sta per scadere alzando la mano. Importante anche la riforma legata al protocollo VAR. Il direttore di fara spiegherà al pubblico, sia allo stadio, sia a casa, le motivazioni che hanno portato a una determinata decisione. Resta da capire se sarà pubblicato sul tabellone luminoso o sarà lo stesso direttore di gara a spiegarlo.
Previsto anche un ulteriore giro di vite sulle proteste verso arbitro o assistenti. L’AIA, anche in virtù dei recenti atti di violenza sui direttori di gara, vuole ridurre quasi allo zero questo malcostume. Le normali interazioni tra calciatori e arbitro sono consentite, ma chi mostra palesemente il proprio dissenso attraverso parole ed azioni, compreso chi indossa la fascia di capitano, sarà ammonito. L’arbitro, se lo riterrà opportuno, spiegherà̀ le decisioni al capitano o al calciatore coinvolto in un episodio. Vietato anche che i calciatori si accalchino e circondino il direttore di gara. Solo il capitano può avvicinarsi all’arbitro e dovrà comunque interagire in modo rispettoso e chi indossa la fascia ha la responsabilità di mantenere i compagni a una distanza adeguata.
Interessante anche il “ritocco” sulle regole del doppio tocco sul calcio di rigore, dopo la bufera legata alla serie dal dischetto che ha deciso il derby di Champions League fra Real Madrid e Atletico. Se chi si trova sul dischetto calcia accidentalmente il pallone con entrambi i piedi simultaneamente o quando il pallone tocca il piede o la gamba “d’appoggio” dopo che ha eseguito il calcio di rigore, dovrà ripetere l’esecuzione se segna perché il portiere è considerato penalizzato da un possibile cambio di direzione del tiro. Se invece chi si presenta dal dischetto non segna, è catalogato come errore del calciatore, dunque nessuna ripetizione. L’idea è di non penalizzare chi ha perso l’equilibrio calciando dal dischetto annullando il gol, ma anche di tutelare il portiere.
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