Calcio

Serie A, Di Francesco ha un record ma è già a rischio esonero

Verona – Venezia 2-1 ed Eusebio Di Francesco esce, ancora una volta, con più di qualche rimpianto dalla sfida. Il tecnico ha evidentemente un conto aperto con la sfortuna che bussa quasi a ogni partita: questa volta è l’errore di Joronen a condannarlo. Che il Venezia esca sconfitto, non è una novità. Sono cinque i KO accumulati in sette partite disputate, con un minimo comune denominatore: essere rimontati e ribaltati.

Di Francesco e l’incapacità di resistere

Il Venezia rischia di chiudere in fondo alla classifica la primissima parte della stagione. Non era impronosticabile: i lagunari erano fra i maggiori indiziati per il possibile ritorno in serie B. Non stupisce dunque la striscia negativa, piuttosto il come si sia verificata. Il Venezia ha lasciato per strada tantissimi punti, figli di tre rimonte. Due, all’Olimpico, contro Lazio e Roma. All’esordio in campionato, Andersen aveva fatto tremare i biancocelesti, usciti poi alla distanza. Castellanos, Zaccagni ed una autorete di Altare hanno chiuso la sfida 3-1. Amara la sconfitta contro la Roma, storia recentissima: Pohjanpalo aveva realizzato la rete del vantaggio poi il Venezia ha sciupato moltissimo ed è stata punita dagli episodi. Una deviazione su gol di Cristante e un gol su calcio d’angolo di Pisilli. Contro il Verona, poche ore fa, una nuova autorete, questa volta di Joronen, ha vanificato la rete di Oristanio che aveva perlomeno garantito il pari. Almeno quattro punti in meno dunque, che alimentano più di qualche rimpianto.

Di Francesco in bilico, ma esonerarlo sarebbe ingiusto

Eusebio Di FrancescoEusebio Di Francesco
Immagine | Ansa

Alla fine, però, contano i risultati che mettono seriamente in pericolo la panchina di Eusebio Di Francesco. I numeri dicono che il Venezia segna poco e subisce molto. La squadra ha messo a segno cinque gol, subendone 12 (media di quasi due a partita) ma esonerare l’allenatore sarebbe ingiusto. Di Francesco ha diverse attenuanti: in primis, il calendario. Il Venezia ha giocato solo due volte in casa vincendo con il Genoa e perdendo con il Torino. Lontano dal Penzo ha affrontato avversari oggettivamente più forti: ha strappato il pari a Firenze, ha perso a Milano e contro le due romane. Il ko contro l’Hellas è arrivato al Bentegodi dove è caduto anche il Napoli. Il Venezia non ha neanche demeritato sul piano del gioco. Esclusa la gara con il Milan, non è mai stato dominato o in balia dell’avversario. Dunque appare perlomeno doveroso attendere una controprova prima di prendere decisioni: dopo la sosta, il Venezia fino all’8 dicembre, affronterà solo due big (Inter e Atalanta) e in casa, Udinese, Parma, Lecce e Como e si giocherà i tre punti in casa del Monza e del Bologna. La sensazione è che il destino e il futuro di Eusebio Di Francesco dipenderanno da queste sfide.

 

 

 

Pasquale Luigi Pellicone

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