Come si perde: ve lo insegna l’Oostende

Perdente: Chi è stato sconfitto in una contesa, in una competizione; chi nella vita subisce spesso sconfitte, oppure KV Oostende. Definizione di cui nessuna squadra vorrebbe affiliarsi, marchio distintivo di tragiche prestazioni calcistiche: tutto ciò è rappresentabile nelle casacche rosse e gialle della squadra di Yves Vanderhaeghe, tecnico 47enne che con l’Oostende ha collezionato 1 punto nelle prime 7 partite; il segnale negativo arriva direttamente dal reparto difensivo che ha collezionato 13 reti subite, con il portiere che non ha ancora concluso una partita a rete inviolata. Il 4-2-3-1 impostato per l’Oostende sembra ancora poco rodato, soprattutto nella disponibilità dei giocatori d’attacco: molti dei gol infatti arrivano dalle fasce laterali, con sovrapposizioni da parte dei terzini avversari e conseguenti cross solitari. La fase offensiva non sembra essere indenne dai problemi, anche se molti vengono coperti dalle performance superlative di Zinho Gano: i 5 gol della punta centrale di 197 centimetri conferiscono all’Oostende il 100 per cento della produzione offensiva, decretando come nulla la pericolosità offensiva della restante parte dell’attacco.

Dall’altra parte del paese fiammingo, lo Charleroi non riesce a giustiziare il  Waasland-Beveren, mancando in personalità negli ultimi 10 minuti: dopo il doppio vantaggio costruito nel secondo tempo con i gol di Dessolil e Raezei, lo Charleroi non riesce a sfruttare numerosi contropiedi, subendo dapprima l’avvicinamento di Thielin, per poi essere agguantati nel secondo minuto di recupero da Seck.

Un pò più a sud, ritroviamo la neo-capolista Club Brugge che approfitta del pareggio della squadra di Mazzu, per ribadire la sua grandissima propensione alla vittoria in casa: il sempre più ritrovato Wesley, porta in vantaggio dopo 8 minuti la sua squadra, risultando ancora di più uno dei migliori realizzatori della sua età. A raddoppiare e realizzare quindi il gol per il risultato finale di 2-0, è Cools nei minuti di recupero del primo tempo.

Dell’Anderlecht parleremo tra poco, in seguito alle decisioni della presidenza che ha coinvolto l’allenatore Weiler.

Gestione cookie