Siviglia, contro il Granada un obbligo: vincere

Basta scherzi, adesso bisogna vincere. Un solo risultato a disposizione per il Siviglia che stasera aprirà il turno di Liga al Sanchez Pizjuan dove ospiterà il Granada. Se gli andalusi vogliono ancora il terzo posto in classifica serve un cambio di marcia nelle ultime otto giornate di campionato: il calo nel girone di ritorno c’è stato, ma con una sola competizione rimasta bisogna dare tutto per uscire da una spirale involutiva. Il Siviglia di inizio stagione si è un po’ perso per strada, confermando di soffrire contro squadre ampiamente alla portata.

In questo senso un grosso rischio potrebbe essere corso stasera contro il Granada. Sulla carta l’esito del match è scontato, considerando anche le sei sconfitte negli ultimi sette incontri degli ospiti, ma alcune cose potrebbero giocar a loro favore: il Granada può contare sulla spinta del nuovo tecnico Tony Adams, a caccia dei primi punti dopo il ko interno contro il Celta Vigo. Inoltre è sempre un derby andaluso (il Siviglia non lo sente certamente come la partita contro il Betis) e l’obiettivo è quello di ripetere lo sgambetto dello scorso anno quando il Granada vinse 4-1 al Sanchez Pizjuan.

Il Siviglia, però, non deve distrarsi e sa che le voce delle ultime settimane che vedevano coinvolto anche Jorge Sampaoli, vicino alla panchina della nazionale argentina, potrebbero aver fatto calare l’attenzione alla squadra. Battere il Granada, mai vittorioso fuori casa in questa stagione, però, assume quasi i contorni di un obbligo e sarà anche l’occasione per l’attacco del Siviglia di mettersi in mostra.

I giocatori offensivi certamente non mancano, l’unico indisponibile è Vitolo. Tutti dentro contro la squadra con la peggiore difesa del campionato per far esaltare nuovamente in Sanchez Pizjuan, ritrovare l’entusiasmo perso e continuare a credere nella qualificazione diretta in Champions League. Basta poco, considerando anche un calendario che non propone ulteriori sfide impossibili, per risalire la china.

Impostazioni privacy