Sneijder vs Biglia: qualità al potere

Nella calda e lunga notte di Istanbul, il Galatasaray di Podolski e Sneijder rappresenta per la Lazio probabilmente l’ultima spiaggia per provare a riscattare una stagione sino a qui fin troppo altalenante e sarebbe dunque un gran segnale ottenere una vittoria prestigiosa in Europa anche per dare nuova linfa e fiducia per il cammino in campionato. Mister Pioli e la sua compagine, giunti a questo crocevia della stagione, dovranno lottare con le unghie e denti per rimanere aggrappati al sogno europeo, unico vero obiettivo ancora realizzabile.

Il Galatasaray arriva ai sedicesimi di finale di Europa League dopo aver subito una sorprendente sconfitta in SuperLig per mano del Mersin, che li ha così visti scivolare addirittura al quinto posto in classifica, e dunque al momento fuori dai piazzamenti che garantiscono la partecipazione alle competizioni europee. Arrivati a questa sfida in virtù del terzo posto guadagnato nel raggruppamento C della Champions League, nel quale sono arrivati  alle spalle di Atletico Madrid e Benfica, gli uomini di Denizli, che probabilmente dovrà fare a meno di Altintop oltre che di Humus, potranno contare sull’incredibile apporto della bolgia che i tifosi daranno vita alla Turk Telecom Arena, che in queste notti riesce sempre ad accendere gli animi dei loro beniamini che in cambio regalano grandi prestazioni.

Il faro della squadra di Istanbul è sicuramente Wesley Sneijder, anche se la sua campagna in Coppa dei Campioni non è stata delle migliori, in campionato ha sicuramente dato il meglio di sé mettendo a segno cinque reti e servendo sei assist decisivi nelle sue diciannove presenze stagionali. Tutte le azioni principali passano infatti per i suoi piedi, con cui serve verticalizzazioni al bacio per i compagni di reparto Podolski, Oztyekin e Bulut. Il cecchino di Utrecht, con la sua grande esperienza internazionale è sicuramente l’arma in più della squadra turca, soprattutto per i grandi pericoli che può provocare dai calci da fermo, essendo uno specialista a livello mondiale in questa “arte”.

La Lazio arriva a Istanbul rilanciata nel morale dopo la schiacciante vittoria per 5-2  in campionato con cui ha travolto il malcapitato Hellas Verona. I biancocelesti si trovano attualmente al settimo posto in campionato mentre  ha vinto agevolmente superato il girone G di Europa League, vincendolo con addirittura cinque punti in più del Saint-Etienne.

Se per i turchi il gioco è retto da Sneijder, il regista degli aquilotti è Lucas Biglia, metronomo vecchio stampo davanti alla difesa, forse un po’ lento ma dotato di un piede destro di chirurgica precisione. Se sino a qui la stagione della Lazio non è stata esaltante, le maggiori responsabilità sono da attribuire agli infortuni che hanno attanagliato l’argentino, giocatore di immenso talento, ormai punto fisso anche della Seleccion, e appetito dai migliori club europei. La Lazio scenderà in campo con un modulo atto a creare densità in mezzo al rettangolo di gioco, molto dunque dipenderà dai suoi lanci alle punte, che probabilmente saranno Mauri, Candreva e Djordjevic, per scavalcare la difesa e trafiggere la porta del grande ex Muslera.

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