Il sogno del Defensa e le incertezze di Corinthians e Santa Fe

In settimana sono cominciati i sedicesimi di finale di Copa Sudamericana e ad aprire il turno ci sono state tre partite: due nella notte appena trascorsa e una in quella precedente Ne esce con un sorriso solo il Defensa Y Justicia, unica squadra ad aver vinto mentre due potenziali vincitrici come Independiente Santa Fe e Corinthians si devono accontentare di un apri con gol in trasferta.

Il Defensa la spunta nel finale

La sfida tra Defensa Y Justicia e Chapecoense era una delle più equilibrate in programma. Gli argentini di Beccacecce, già qualificati per la prossima edizione, possono essere considerati una possibile mina vagante grazie agli ottimi segnali lanciati da un tortuoso campionato a 30 squadre chiuso in alta classifica e ad una quadratura dell’organico sempre più sorprendente. In Argentina hanno chiuso con la migliore difesa del campionato e anche questo turno di Copa Sudamericana ha visto la porta dell’Halcon blindata. Dati sorprendenti se si pensa che l’ex allenatore della u de Chile è un pupillo di Sampaoli, non proprio il tecnico più caro alle porte inviolate. Finisce 1-0 contro la Chapecoense appena “retrocessa” dalla Copa Libertadores. A segno l’uomo copertina di questa squadra, Stefanelli, capace di mettere a segno un importantissimo 1-0 in pieno recupero prima di esplodere di gioia e togliersi la maglia. In vista del ritorno è una rete molto preziosa e considerate le statistiche difensive dei gialloverdi sarà molto difficile per la Chape progettare la rimonta in Brasile.

Santa Fe e Corinthians: pareggi buoni ma non convincenti

Independiente Santa Fe e Corinthians si trovano sulla stessa barca. Escono con pareggi buoni dalle trasferte in Ecuador e Colombia ma d squadre di tale blasone ci si aspetterebbe un qualcosa in più vista la differenza tecnica con gli avversari. I Cardenales è ovvio che non siano più la squadra da guerra di Pelusso di qualche anno fa e adesso che ha lasciato la panchina anche il suo successore Gustavo Costas per lasciar spazio all’uruguagio Gregorio Perez le cose sembrano andare via via peggiorando. 1-1 in casa del Fuerza Amarilla, di certo non la migliore candidata ecuadoriana. Il gol in trasferta è buono in ottica qualificazione ma dalle parti di Bogotà negli ultimi anni ci si era viziati con una squadra che si facesse meno scrupoli con le presunte sorprese.

Non troppo differente la situazione a bordo del Corinthians. Il grande campionato disputato fin qui con l’allungo a +4 sul Gremio dopo lo scontro diretto ha distolto le attenzioni dalla coppa internazionale che il Timao deve giocarsi e la trasferta colombiana in casa dei Patriotas non si è chiusa con grossi applausi. Anche qui un 1-1 che non fa strappare i capelli: tuttavia il Corinthians dovrebbe puntare forte su un grande campionato e difficilmente si lascerà ingolosire dalla Sudamericana almeno fino a quando gli impegni saranno così sotto controllo. In vista del ritorno all’Arena non ci dovrebbero essere problemi di gestione del risultato ma è chiaro che quando si porta quello stemma sul petto si hanno grosse responsabilità ed il dovere di puntare sempre al massimo.

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