Spagna: esperimenti mal riusciti

Un passo avanti rispetto alla gara con l’Italia ma la dimesione Euro 2016 è ancora lontana: la Spagna chiude il suo doppio turno di amichevoli senza successi e con pochissime certezze, alla ricerca di un immediato ricambio con risorse che non sono apparse all’altezza.

Il problema, inutile dirlo, è la sterilità del reparto offensivo, andato in gol solo nel controverso episodio del pareggio di Morata a Udine: la Spagna in questa nuovadimensione di calcio ha bisogno di un centravanti vero e proprio e Paco Alcacer non sembra essere il giusto riferimento in una squadra che gioca questa maniera di fútbol.

Sicuramente più propositiva la Roja rispetto a qualche giorno fa e questo lo testimoniano i tre interventi preziosissimi di Tatarusanu, vero protagonista dell’incontro, ma dai campioni d’Europa in carica ci si aspettava qualcosa in più nei 180′ amichevoli giocati.

Tanti gli esperimenti, molti mal riusciti. Sergi Roberto in cabina di regia va in affanno, Nolito è ancora indietro da punto di vista fisico e Bartra come centrale nonostante il feeling con Piqué non sembra essere un’alternativa valida a Sergio Ramos.

In Spagna si parla spesso di chi debba essere il portiere titolare tra Casillas e De Gea ma i veri problemi sembrano essere altri. Lacircolazione di palla è continua ma non più fluida e toreante come la Roja ci ha abituati e la figura di Iniesta (assente in questa batteria) appare più che mai fondamentale.

La Romania probabilmente era il peggior avversario da affrontare per una squadra che vuole trovare nuove alternative in avanti vista la filosofia pragmatica dell’allenatore Iordanescu che preferisce sempre custodire la propria porta.

Nulla di allarmante per una nazionale che ha comunque tante risorse a disposizione e saprà certamente come rinnovarsi vista la grande qualità della sua nazionale Under 21 ma Del Bosque sperava sicuramente di ottenere informazioni più positive dai giocatori sperimentati.

Tra le note più positive c’è sicuramente Alvaro Morata, ormai perfettamente integrato negli schemi di questa squadra e via d’uscita più plausibile per curare i problemi di prolificità della squadra. Il centravanti della Juventus ha giocato una ottima garacontro l’Italia e lasua assenza per un’ora abbondante nella trasferta di ieri di Cluj si è fatta sentire.

Dubbi e perplessità per una Spagna ancora lontana dalla quadratura del cerchio, Del Bosque adesso deve ripartire dalle sue certezze.

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