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Le stelle della Premier in Coppa d’Africa

Il fischio d’inizio della Coppa d’Africa 2019 è vicinissimo. Il prossimo venerdì 21 giugno l’Egitto, nazione ospitante, sfiderà lo Zimbabwe nella gara inaugurale del torneo allo Stadio Internazionale del Cairo. Sei gironi da quattro squadre, si qualificano alla fase a eliminazione le prime due di ogni gruppo e le quattro migliori terze. Otto nazionali in più per la 32esima edizione della Coppa d’Africa e tantissime stelle che militano nei migliori campionati europei. Partiamo dalla Premier League e scopriamo chi sono i 10 migliori calciatori appartenenti al campionato inglese.

Trio Liverpool

Sono tre i campioni d’Europa in carica che parteciperanno a questa edizione della Coppa d’Africa. Il principale protagonista di questo evento è senza alcun dubbio Momo Salah. L’egiziano, venerato quasi come una divinità nel suo paese, vuole a tutti costi conquistare il trofeo. Nella mente dei suoi connazionali c’è ancora la finale persa due anni fa contro il Camerun in Gabon. L’Egitto, nazione più vincente d’Africa, spera di trionfare nuovamente in casa (era già successo nel 2006) sulle spalle proprio di Salah, che da due anni è al vertice del calcio mondiale.

Proverà a mettergli i bastoni tra le ruote il suo compagno di club e amico Sadio Mané. Numero 10 e stella di un Senegal che può arrivare in fondo grazie a una rosa lunga e di qualità. Se Salah è il più forte del torneo, al secondo posto troviamo sicuramente lui che con 22 gol in Premier ha eguagliato l’egiziano in questa stagione trionfale. Il Senegal non ha mai vinto la Coppa d’Africa, e questa sembra essere davvero l’occasione giusta. Primi ostacoli da superare: Algeria, Tanzania e Kenya.

Meno importante nello scacchiere dei reds, ma comunque centrocampista di grande rilievo è Naby Keita. Faro della sua Guinea, dovrà guidarla insieme a Kamano (Bordeuax) e Diawara (Napoli) verso la qualificazione agli ottavi. Il girone con Nigeria, Madagascar e Burundi è alla portata.

I nigeriani

In una nazionale priva di stelle ma comunque importante figurano il centrocampista del Leicester Wilfred Ndidi e l’esterno dell’Arsenal Alex Iwobi. Autori di una stagione opaca con i rispettivi club sono ora chiamati in causa, da protagonisti, con la Nigeria. La nazionale delle Super Eagles non è la maggiore favorita alla vittoria finale, ma ha la storia e una rosa adatta per mettere paura alle altre. Il primo posto nel girone B (riportato sopra) è facilmente raggiungibile e, per quanto riguarda le stelle, potrebbe essere il mondiale di due giovani con grandi prospettive come Onyekuru (Galatasaray) e Chukwueze (Villarreal).

Gli ivoriani

Non dovrebbe avere problemi a qualificarsi al turno successivo la Costa d’Avorio, inserita nel gruppo D con Marocco, Sudafrica e Namibia. L’obiettivo è riscattarsi dal fallimento degli ultimi due anni, in cui gli elefanti non sono riusciti né ad accedere alle fasi finali dell’ultima Coppa d’Africa né a qualificarsi alla Coppa del Mondo del 2018 in Russia, dopo tre qualificazioni consecutive. I tempi sono maturi per ripetere il trionfo del 2015. Fondamentali nei rispettivi club, Jean Michaël Seri e Wilfried Zaha indossano la 10 e la 9 con la Costa d’Avorio. Il primo, centrocampista del retrocesso Fulham (che ha speso 30 milioni per lui la scorsa estate), deve riscattarsi e mettersi in mostra per evitare di giocare in Championship la prossima stagione; discorso diverso per Zaha, ormai stella affermata in Inghilterra, da anni sul taccuino dei più forti club di Premier. Con Nicolas Pépé del Lille forma una coppia devastante.

Riyad Mahrez non ha certo bisogno di presentazioni. Esploso con il Leicester di Ranieri si è pian piano riuscito ad affermare anche con il Manchester City. Grazie al preziosissimo lavoro di Guardiola ora è tra i migliori mancini nel suo ruolo. La sua Algeria tenterà di insidiare il Senegal di Sadio Mané per il primo posto nel girone.

Stesso gruppo, ma aspettative differenti per la squadra di Victor Wanyama. Il Kenya non è mai riuscito a superare i gironi del torneo, al quale si è qualificato solo cinque volte. La nuova formula però lascia spazio alle speranze del vicecampione europeo Wanyama, unico della rosa a militare in uno dei maggiori campionati del nostro continente.

Punta di diamante del modesto Benin è invece Steve Mounié. In Premier si era fatto conoscere grazie ad alcune prestazioni brillanti nella prima stagione; quest’anno è stato invece la principale causa della retrocessione dell’Huddersfield. Ha solo 24 anni, ma necessita comunque di una grande Coppa d’Africa per rilanciarsi ad alti livelli.

 

Francesco Castorani

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