Storia del Mondiale per Club: 2010, la favola Mazembe

Il Mondiale per Club 2020 ha già regalato la prima grande sorpresa con il Tigres che ha eliminato il Palmeiras e ha potuto portare così la Concacaf per la prima volta in finale. I messicani conosceranno questa sera i propri rivali e sembra una sfida impari quella tra il grande Bayern Monaco e gli egiziani dell’Al Alhy. Le europee sono state una costante nella storia di questo torneo e dal 2007 a oggi ne sono uscite sconfitte soltanto nel 2012. Dal canto suo l’Africa è riuscita a togliersi diverse e inattese soddisfazioni arrivando per ben due volte all’ultimo atto e se nel 2013 il Raja Casablanca lo fece come campione nazionale, nel 2010 fu straordinaria la cavalcata dei campioni continentali del Mazembe.

I congolesi erano da anni una potenza del calcio continentale e la rappresentazione massima del loro dominio la dimostrarono nella finale della Champions di quell’anno, quando spazzarono via l’Espérance con un complessivo 6-1 tra andata e ritorno. Al Mondiale per Club vi erano comunque poche speranze di far bene e già nei quarti di finale contro il Pachuca sembrava tempo di tornare a casa. Sotto la saggia guida del senegalese Lamine N’Diaye, i Corvi riuscirono a compattarsi in difesa, lasciando trapelare pochissimi spazi e ripartendo in contropiede. Fu perfetta l’azione che liberò Bedi che davanti al portiere scagliò un missile che venne solo sfiorato prima di infilarsi in rete. Era il gol dell’1-0 che permetteva così di realizzare uno storico passaggio del turno per andare ad affrontare i grandi brasiliani dell’Internacional. La finale Inter contro Inter era praticamente sicura, ma a cambiare le carte in tavola ci penserano gli africani. Fu da applausi lo stop al volo e destro a giro di Kabangu che lasciò di sasso Renan per l’1-0. Il Colorado provò in tutti i modi a pareggiare buttando il cuore oltre l’ostacolo ma nel finale ecco il raddoppio. Kaluyituka prese palla da sinistra, si accentrò e fece partire uno splendido destro all’angolino per il definitivo 2-0 che regalava un sogno e una sorpresa unica nella storia del Mondiale per Club. Per la prima volta la finale non avrebbe visto l’eterna lotta tra Europa e Sudamerica, ma l’Africa avrebbe provato a diventare regina del mondo.

Ad Abu Dhabi arrivò però una squadra stanca che sapeva di essere andata ben oltre le proprie possibilità e il terzo miracolo non si compì. Dopo soli diciassette minuti Goran Pandev e Samuel Eto’o chiusero la partita e nel finale fu Biabiany a calare il tris. L’Inter divenne così per la terza volta campione del mondo ma per il Mazembe rimase l’enorme soddisfazione di aver disputato un torneo memorabile.

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