
ANSA / MATTEO BAZZI
Il Milan, nonostante un bilancio in ordine, sarà costretto a limitare i danni in caso di non qualificazione alla Champions League. Le cessioni probabili includono Theo Hernandez, Tomori e Loftus-Cheek. Anche altri giocatori, come Musah e Chukwueze, potrebbero partire, complicando eventuali riscatti
Il Milan si trova in una fase cruciale della sua stagione, con la probabilità di non partecipare alla Champions League nella prossima annata. Questa situazione impone alla dirigenza rossonera la necessità di ristrutturare il proprio organico e di limitare i danni economici. Sebbene i conti non siano disastrosi, la mancanza di introiti derivanti dalla massima competizione europea richiederebbe scelte strategiche, in particolare le cessioni di alcuni giocatori chiave.
Tra i nomi più chiacchierati in uscita ci sono Theo Hernandez, Fikayo Tomori e Ruben Loftus-Cheek. Partiamo dal terzino francese, il cui contratto attuale scade nel giugno 2026. Nonostante le sue qualità e il suo impatto nel gioco del Milan, la decisione di non rinnovare il contratto potrebbe costringere il club a cederlo per evitare di perderlo a parametro zero in un futuro prossimo. I dirigenti rossoneri potrebbero riuscire a incassare circa 30 milioni di euro dalla sua vendita, una somma fondamentale per reinvestire nel mercato.
Fikayo Tomori ha vissuto una stagione in chiaroscuro, perdendo il suo posto da titolare nella difesa rossonera. Con l’arrivo di nuovi giocatori e il cambio di strategia da parte dell’allenatore, la sua posizione è diventata sempre più precaria. Un’eventuale cessione potrebbe portare nelle casse del Milan circa 20 milioni di euro, ma la sua uscita comporterebbe anche il rischio di dover trovare un sostituto di qualità in un mercato sempre più competitivo.
Altri potenziali partenti
Ruben Loftus-Cheek è un altro nome che potrebbe lasciare Milano. La sua annata è stata funestata da infortuni che ne hanno compromesso le prestazioni. Anche se il club potrebbe ricavare da lui circa 12 milioni di euro, la sua partenza non è vista con entusiasmo da tutti. Gli addetti ai lavori temono che la sua cessione possa privare il Milan di un elemento di talento e potenzialità.
Ma non sono solo questi i giocatori sul piede di partenza. Nella lista dei possibili partenti figurano anche Yunus Musah, Samuel Chukwueze, Emerson Royal e Alexis Saelemaekers. Le aspettative di monetizzare da ciascuno di loro sono varie e non scontate. Per esempio, Musah potrebbe fruttare circa 18 milioni, mentre Chukwueze intorno ai 15 milioni. Tuttavia, la realtà del mercato attuale, caratterizzato da valutazioni inflazionate e da una domanda che non sempre corrisponde all’offerta, rende la situazione incerta.
La questione dei prestiti
Oltre a queste potenziali cessioni, il Milan dovrà affrontare anche la questione dei giocatori in prestito. La dirigenza spera di riuscire a piazzare alcuni di loro a titolo definitivo, come Noah Okafor, Kalulu, Bennacer, Pobega e Colombo, con cifre complessive che potrebbero raggiungere i 70 milioni di euro se tutti i riscatti andassero a buon fine. Tuttavia, il rischio che non vengano riscattati è concreto, complicando ulteriormente le operazioni di mercato.
Il Milan si trova dunque a un bivio. Prima di pensare a nuovi acquisti, sarà necessario risolvere le questioni interne, a cominciare dalla scelta del nuovo direttore sportivo. Anche la panchina è oggetto di discussione, con nomi come Roberto De Zerbi, Massimiliano Allegri e Antonio Conte che circolano nel dibattito mediatico.
L’ipotetica assenza di Champions League non deve essere vista solo come una perdita, ma anche come un’opportunità per ripensare la rosa e costruire una squadra competitiva per il futuro. Le prossime settimane saranno decisive per capire quale direzione prenderà il club rossonero, ma è chiaro che le cessioni saranno un tassello fondamentale per tornare a competere ai massimi livelli.