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Supplementari addio anche in Champions League? La UEFA pronta alla rivoluzione

I tempi supplementari nelle gare a eliminazione diretta stanno per essere revisionati. Secondo la Bild, i club europei potrebbero abolirli, introducendo i rigori immediatamente dopo il 90′. Un modo per risparmiare tempo e garantire un gioco più equo. Il Comitato Esecutivo UEFA analizzerà altre modifiche a maggio

Una delle questioni più discusse nel panorama calcistico europeo riguarda i tempi supplementari nelle gare a eliminazione diretta. Negli ultimi anni, il dibattito su una possibile abolizione di questa pratica è diventato sempre più acceso, e recenti sviluppi suggeriscono che un cambiamento significativo potrebbe essere all’orizzonte. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, i club europei avrebbero trovato un consenso su una revisione delle regole UEFA, con l’intento di semplificare le procedure nei momenti decisivi delle competizioni, in particolare nella Champions League.

L’idea di eliminare i supplementari

L’idea fondamentale alla base di questa proposta è semplice ma incisiva: al termine di una partita di andata e ritorno finita in parità, si passerebbe direttamente ai calci di rigore, eliminando così i tempi supplementari. Questo approccio risponde a diverse esigenze moderne. In un periodo in cui i calendari delle competizioni sono sempre più congestionati, l’abolizione dei supplementari potrebbe rappresentare un vantaggio per le squadre, consentendo loro di “risparmiare” preziosi minuti di gioco e ridurre il rischio di infortuni. Inoltre, un tale cambiamento potrebbe anche livellare il campo di gioco, favorendo quelle squadre meno facoltose che, in situazioni di parità, avrebbero meno opportunità di subire l’estro dei calciatori più talentuosi delle big.

Vantaggi per i broadcaster e i tifosi

I broadcaster che detengono i diritti di trasmissione delle competizioni europee vedrebbero di buon occhio questa modifica, considerando l’appeal televisivo dei calci di rigore. La “lotteria” finale, infatti, attira l’attenzione del pubblico e potrebbe aumentare gli ascolti, rendendo le gare più avvincenti e imprevedibili. Per tutte queste ragioni, l’ipotesi di passare direttamente ai rigori sembra una soluzione vantaggiosa per tutti gli attori coinvolti, dai club ai media, passando per i tifosi.

Considerazioni sul futuro delle regole UEFA

Tuttavia, è importante sottolineare che, al momento, questa proposta è ancora in fase embrionale. Il ciclo attuale dei diritti TV, che scadrà nel 2027, limita la possibilità di apportare cambiamenti radicali alle regole. Nonostante ciò, la recente adozione del format 90 minuti più rigori per la Supercoppa Europea rappresenta un segnale significativo di come la UEFA stia già esplorando nuove strade.

Oltre alla questione dei supplementari, il Comitato Esecutivo UEFA si prepara a valutare ulteriori modifiche nel formato delle coppe europee. Un primo punto all’ordine del giorno è l’introduzione di un vantaggio per le squadre che terminano la fase a gironi in posizioni elevate, garantendo loro di giocare il ritorno in casa. Questa regola potrebbe rivelarsi un incentivo per le squadre a lottare per le prime posizioni, aumentando il livello di competitività nel torneo.

Infine, un altro aspetto che la UEFA potrebbe prendere in considerazione è l’estensione del divieto di scontri tra squadre dello stesso Paese. Tornare a una regola che limita questi incontri fino ai quarti di finale potrebbe rendere le competizioni più emozionanti e meno prevedibili, preservando al contempo l’interesse dei tifosi.

In sintesi, la possibilità di abolire i tempi supplementari nelle gare a eliminazione diretta rappresenta solo una delle molteplici questioni che la UEFA si trova ad affrontare mentre cerca di modernizzare il panorama calcistico europeo. Con l’avvicinarsi della presentazione delle proposte, il mondo del calcio osserva attentamente, pronto a reagire a cambiamenti che potrebbero segnare un nuovo corso per le competizioni internazionali. La Champions League, simbolo di eccellenza e prestigio, potrebbe così trovarsi a dover affrontare una nuova era, fondata su regole più snelle e competitive.

Redazione Footbola

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