L’indimenticabile tripletta di Pazzini a Wembley

Wembley, un viaggio nella storia. Due tappe di uno degli stadi iconici del calcio: tutto diviso tra ciò che c’è stato prima del 2007 e ciò che ne è venuto dopo. Una demolizione che ha interrotto una grande storia calcistica, un’amichevole per farla ripartire, sempre nel nome dello stadio dell’Impero. Ed è curioso che un impianto che ha visto finali di Coppa dei Campioni, Europei e Mondiali abbia come punto di partenza un’amichevole, peraltro di nazionali Under 21, e che la sua stella sia stata Giampaolo Pazzini.

Strano, ma fino a un certo punto. Perché già il vecchio Wembley, quello delle Due Torri, era stato reso celebre da un’amichevole, quella del 1980 che mostrò al calcio europeo quanto Maradona fosse pronto a entrare nella storia del gioco. Stadio nuovo, eroi nuovi, da Maradona a Pazzini, che strana la storia.

Il nuovo Wembley è stato inaugurato da un Inghilterra-Italia U21: gli Azzurrini di Casiraghi con la maglia dei Campioni del Mondo, tutta un’altra epoca. Promesse mancate, per un motivo o per un altro, come Rosina e Giuseppe Rossi; futuri campioni come Giorgio Chiellini, altri destinati a defilarsi come Coda, Potenza e Lupoli.

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Contro l’Under di Pearson, affidata al suo astro nascente Bentley, promettente ‘nuovo Beckham’ dalla carriera breve, o a un giovane Gary Cahill che assieme ad Anton Ferdinand (il fratellino di Rio) prometteva di formare la coppia centrale del futuro.

Doveva essere il pomeriggio della nuova Inghilterra, fu invece lo show del Pazzo. 28 secondi per segnare il primo gol della storia del nuovo Wembley, due dita davanti agli occhi per far capire che era lui il re in casa della regina. Poi però la reazione inglese, con il super gol su punizione di Bentley che diede credito all’illusione di aver trovato un altro Beckham.

Poco più tardi il sorpasso inglese con Routhledge, su un buco inaspettato di Chiellini che anticipava di qualche anno la sua iconica fasciatura in testa di Juventus-Real Madrid. Poi ancora Pazzini, di nuovo Ingilterra e ancora Giampaolo Pazzini. Gol da attaccante vero, tra opportunismo e tecnica individuale per prendersi la scena in quello stadio che ha visto alcune delle partite pù iconiche della storia del calcio.

L’abbiamo vista tutti quel giorno quell’amichevole. Chissà perché. Forse ammaliati dal fascino di Wembley, forse consci che stava per cominciare una nuova era. Mai un’amichevole dell’Under 21 è stata così vista, mai un pareggio ha reso così contenti tifosi e appassionati di calcio. Eppure a anni di distanza è ancora un ricordo nitido, racchiuso nei 90 minuti più famosi della carriera di Giampaolo Pazzini.

E per un ultimo viaggio nel passato, ecco tabellino e highlights di questa storica partita.

INGHILTERRA U21-ITALIA U21 3-3
INGHILTERRA U21: Camp; Rosenior (12’st Hoyte),
Ferdinand, Cahill, Baines; Routledge (12’st Milner),
Bentley (43’st Young), Reo-Cocker; Agbonlahor (1’st Derbyshire), Lita, Richardson (12’st Milner).
In panchina: Alnwick, Hart, Cattermole, Huddlestone.
Ct: Pearson.

ITALIA U21: Curci; Potenza (1’st Raggi), Andreolli, Mantovani (18’st Coda), Chiellini (18’st Criscito); Montolivo, Nocerino (18’st Lazzari), Padoin (1’st De Martino); Rosina, Pazzini (35’st Pellè), Rossi (18’st Lupoli).
In panchina: Viviano, Paonessa, Dessena.
Ct: Carisaghi.

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