Inizio di stagione col botto in Turchia: il Besiktas, campione in carica, è stato superato a sorpresa dal Konyaspor, vincitrice dell’ultima Coppa di Turchia e reduce da un nono posto in classifica, dopo lo storico podio (terzo posto) della stagione precedente. Un’immagine di come in Turchia il calcio si stia sviluppando anche verso altri poli, come appunto il Konyaspor (o l’İstanbul Başakşehir, sempre per restare in tema) che trova il suo secondo trofeo. Un processo di rinnovamento che mette in secondo piano lo storico terzetto di squadre della ex Bisanzio (Galatasaray già eliminato dall’Europa League, ad esempio). Eppure le Aquile nere sembravano partire con i migliori propositi, visto anche il mercato che ha portato ad Istanbul gente del calibro di Pepe e Alvaro Negredo: il cinismo e le maggiori motivazioni alla fine faranno la differenza, con la squadra di Konya a sollevare il trofeo per la gioia dei molteplici tifosi giunti a Samsun.
Dopo un inizio abbastanza equilibrato, a sbloccare il match è Abdou Razack Traore al 33′, servito sulla destra completamente indisturbato (errore di valutazione di quell’Adriano ex Barcellona e Siviglia) da Moryke Fofana. I cambi non smuovono il risultato e la manovra degli uomini di Senol Gunes pare sterile e molto confusionaria. Al 77′ il solito Cenk Tosun con un bel movimento dentro l’area trova il pari, servito da Caner Erkin (sì, quello che venne comprato lo scorso anno dall’Inter salvo poi essere immediatamente scartato). Nel finale, fra tensioni tra tifoserie e forze dell’ordine e in campo fra i giocatori, un fallo alquanto ingenuo di Pepe in area su Jens Jonsson, subentrato nella ripresa: dal dischetto la rete di Nejc Skubic al 95′ fa impazzire i biancoverdi.
Una sfida inaspettata ma che certifica di come il calcio turco sia ultimamente diventato incerto e competitivo, con tante squadre inferiori in procinto di scalare nel tempo posizioni. La delusione del Besiktas, quasi macchina perfetta lo scorso anno grazie anche ad un buon percorso in Champions ed Europa League, fermato soltanto dai rigori contro il Lione. Il campionato inizierà il prossimo fine settimana e, secondo le previsioni, potrebbe essere uno dei più aperti e avvincenti degli ultimi anni. Il tutto mentre le italiane Roma, Inter e Milan acquistano i turchi Cengiz Under, Emre Mor e Hakan Chalhanoglu e la nazionale turca affida la panchina a Mirzea Lucescu, in uscita da un’esperienza negativa allo Zenit. Tanti indizi che sembrano metter quasi paura a pensare a ciò che si diceva nei piani alti della federazione turca nonché lo stato, interessato a usare lo sport come strumento di massa e voglioso di portare in breve tempo il campionato turco ad essere uno dei primi sei d’Europa.