360 minuti, 4 giornate, 12 punti, la disperata corsa alla permanenza in Liga è ancora apertissimo e probabilmente è la più avvincente tra i maggiori campionati europei. A differenza di Premier League e Serie A (gli altri due campionati a 20 squadre con le medesime regole), in Spagna la matematica non ha ancora condannato nessuno. La salvezza è ancora raggiungibile da tutte, miracolo più o miracolo meno. Villarreal, Eibar e Leganés sono riuscite a tirarsi fuori da questa corsa disperata alla permanenza, le altre 6 squadre invece lotteranno fino all’ultima giornata per disputare la Liga 2019/2020. Scopriamo nel dettaglio la situazione di ognuna.
5 sono i punti di vantaggio sull’ultimo posto utile per non retrocedere. Gli uomini di Paco Lopez si trovano in una situazione migliore rispetto alle squadre avversarie, tuttavia la stagione di alti e bassi non regala ai valenciani la sicurezza necessaria per sentirsi tranquilli. Per salvarsi potrebbe bastare limitare i danni negli scontri diretti contro Girona e Rayo Vallecano, ma ovviamente i tifosi sperano di festeggiare la permanenza con un paio di giornate d’anticipo. I blaugrana hanno surclassato il Betis con 4 reti nell’ultima di Liga, ritrovando i 3 punti che mancavano da più di due mesi. In questa situazione di classifica la retrocessione avrebbe del clamoroso.
La stagione è stata disastrosa. Se Villarreal e Athletic Bilbao sono riuscite a risollevarsi e risalire la china, non si può certo farte un discorso analogo per la squadra di Vigo. Il Celta si dimostra per un’altra stagione Iago Aspas-dipendente. L’assenza per infortunio del numero 10 galiziano ha gettato los celestes in una situazione drammatica che probabilmente, senza il suo ritorno, si sarebbero ritrovati in Segunda. Il calendario non è così disastroso come appare invece. In casa del Leganés il Celta è obbligato a racimolare qualcosa, mentre potrebbe accogliere al Balaídos un Barça già campione e con la testa alla Champions League e un Rayo Vallecano già retrocesso. Ottenere quei 6/7 punti salvezza dipende dal Celta, o meglio da Iago Aspas.
Il Valladolid, insieme alle altre neopromosse Rayo e Huesca, era a inizio stagione una delle più quotate a tornare in Segunda. Ad oggi è invece salvo, in 17esima posizione con un punto di vantaggio sul Girona. Calendari a confronto, è il Valladolid la squadra più svantaggiata, anche se le ultime prestazioni hanno ricordato quelle dei fantastici mesi di settembre e ottobre. I mezzi ha disposizione non sono molti, ma con la determinazione mostrata contro Girona, Alavés e Getafe, i pucelanos possono salvarsi.
Sembrava non aver pesato l’addio di Pablo Machín e invece, alla lunga, è l’assenza che più si fa sentire. Il Girona ha perso carattere e aggressività, ma anche motivazione. Da squadra capace di eliminare l’Atletico Madrid dalla Copa del Rey si è trasformata in squadra capace di perdere 7 delle ultime 8 gare di Liga. Il girone di ritorno è inspiegabile se si analizza l’ultimo anno ,e ora i catalani devono recuperare al più presto la grinta e l’Orgull Gironí che gli ha permesso di togliersi tante soddisfazione. Stuani da solo non basta più.
Al contrario del Girona, se l’Huesca è ancora lì aggrappato a una speranza, è grazie a un gran bel girone di ritorno con cui i ragazzi di Francisco Rodríguez sono riusciti a cancellare quello d’andata. L’arrivo di Enric Gallego ha risollevato le sorti di un Huesca che non perde da 5 partite e inizia a far paura alle contendenti. Il calendario potrebbe rivelarsi morbido se lo si osserva attentamente: il Valencia impegnato nelle semifinali di Europa League, Villarreal e Leganés che non hanno più niente da chiedere a questa Liga e un Real Betis in una condizione fisica e mentale disastrosa. Servirebbero quasi 12 punti e in caso si tratterebbe di una salvezza storca, ai limiti dell’impossibile.
L’ultima posizione è occupata dal Rayo Vallecano, e ce lo aspettavamo. Il Rayo è stato costruito male, a causa dei pochi fondi messi a disposizione dalla società, e ha disputato una stagione piena sia di figuracce che di segnali positivi per il futuro. Uno su tutti: Raul De Tomás. Se il Rayo ha 28 punti molto del merito è suo che ha trascinato più volte a suon di reti el Rayito. A non condannare la squadra di Vallecas alla retrocessione è solo la matematica, ma tra poco giornate il Rayo dovrà iniziare a progettare il suo ritorno in Primera.
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