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Tutti contro Donnarumma, piovono critiche sul portiere del PSG: “Mani di burro”

PSG ko, polemiche su Donnarumma. Riolo e Petit lo criticano: “Mani di burro, poco agile”. Il Paris Saint-Germain nonostante 27 tiri non riesce a vincere contro il Liverpool, grazie a un gol decisivo di Harvey Elliot. Critiche pesanti sul portiere italiano

Il recente ko del Paris Saint-Germain contro il Liverpool ha acceso (di nuovo) un dibattito attorno a Gianluigi Donnarumma, l’ex portiere del Milan. Nonostante il PSG abbia dominato il match con 27 tiri contro 2, la sconfitta ha sollevato interrogativi su come una formazione così piena di talento non sia riuscita a trovare la rete e sia risultata così fragile dietro. La risposta che si sono dati Oltralpe è inquietante: Donnarumma è stato accusato di essere il principale responsabile della caduta della squadra.

Critiche pesanti

Durante il programma After Foot su RMC, l’editorialista Daniel Riolo ha espresso la sua opinione in modo diretto, affermando: “Fra i due estremi difensori, quello inaffidabile è stato Gianluigi Donnarumma: verso la sua porta è stato fatto un solo tiro e la sua mano è stata come un pezzo di burro.” Questa frase ha fatto rumore e ha sollevato interrogativi sulla giustizia di tali critiche verso un portiere che ha segnato la storia del calcio italiano.

Riolo ha anche messo in evidenza un confronto tra Donnarumma e Alisson, il portiere del Liverpool, dicendo: “Dall’altra parte, Alisson aveva la mano di un muratore, mentre Donnarumma sembrava un giardiniere.” Questa metafora sottolinea l’importanza della sicurezza tra i pali in un match ad alta tensione, dove anche il minimo errore può costare caro.

La questione dell’agilità

Anche Emmanuel Petit, ex centrocampista della nazionale francese, ha espresso il suo parere sulla prestazione di Donnarumma. “Ha un problema, forse dovuto alla sua corpulenza. È troppo pesante e non è abbastanza agile“, ha dichiarato. Questa osservazione è significativa, poiché la fisicità di Donnarumma, pur essendo un vantaggio in molte situazioni, potrebbe rivelarsi un ostacolo in altre. La domanda che sorge è: può un portiere della sua statura permettersi di non essere reattivo?

Un contesto di alta pressione

La sconfitta del PSG va oltre i numeri; si tratta di una questione di mentalità, pressione e aspettative. Il club parigino è abituato a vincere e dominare in Ligue 1, e quando ciò non accade, i riflettori si accendono sui suoi protagonisti. In questo caso, Donnarumma, che ha sempre brillato nel suo ruolo, si trova ora al centro di un ciclone di critiche. È giusto che sia così?

Inoltre, la difesa del PSG ha mostrato segni di cedimento sotto pressione. Nonostante i difensori abbiano fatto il loro lavoro, spesso sembravano in difficoltà. Tuttavia, è il portiere a dover essere l’ultimo baluardo. Quando il Liverpool ha colpito, Donnarumma doveva essere pronto, ma non lo è stato.

Il calcio è uno sport spietato, e i portieri sono i primi a pagare il prezzo quando le cose non vanno come previsto. La prestazione contro il Liverpool rappresenta un campanello d’allarme per Donnarumma. La pressione è alta e i riflettori sono puntati su di lui. A questo punto, ci si chiede: sarà in grado di rialzarsi e dimostrare di essere il numero uno? O è giunto il momento di mettere in discussione la sua posizione, nonostante i trofei e i successi passati?

Riflessioni amare e critiche aspre caratterizzano il futuro di Donnarumma, che rimane tutto da scrivere. Tuttavia, una cosa è certa: il calcio non perdona e ogni errore può trasformarsi in un macigno. Sarà interessante osservare come reagirà a queste tempeste. La storia continua.

Redazione

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