Anche questa volta lo spettacolo è servito: Manchester United-Arsenal non ha deluso le aspettative, regalando a tutti gli appassionati un pareggio al fotofinish dopo una gara bella e combattuta. A salvare le sorti dei Gunners, condannati alla sconfitta fino all’89’, è stato un rinato Giroud, bomber eternamente in bilico ma capace di regalare grandi soddisfazioni a Wenger che a pochissimi istanti dal triplice fischio ritrova il sorriso e beffa la nemesi Mourinho.
Né Ibrahimovic e neanche Pogba: nonostante le tantissime sterline sperperate nel mercato estivo il Manchester United ha scoperto che il suo nuovo trascinatore era proprio sotto al naso di tutti, pronto per essere messo nella lista dei giocatori da vendere. Juan Mata è riuscito a far cambiare idea anche al cocciuto Mourinho, trasformandosi da scarto di lusso a pedina fondamentale di uno United che non gira ancora al meglio. Schierato inizialmente al posto del malcapitato Rooney, ancora al centro di vicende spiacevoli lontane anni luce dal calcio giocato, lo spagnolo è diventato l’esterno ideale per i Red Devils, capace di spaventare le difese assieme ai due giovanissimi compagni di reparto Martial e Rashford e di risolvere partite importanti grazie ai suoi gol. Ma, se l’attacco sembra aver ritrovato il suo equilibrio, anche la difesa è migliorata nettamente grazie al rientro di Valencia: il difensore infatti è stato totalmente padrone della fascia destra, costringendo Nacho Monreal a fare lavoro extra grazie alle sue impeccabili discese che avrebbero potuto regalare allo United anche un calcio di rigore, non fischiato però dall’arbitro.
A regalare un punto importante all’Arsenal è stata soprattutto l’immensa esperienza di Wenger: il tecnico francese infatti ha scelto con cura i giocatori da far subentrare a partita in corso, rivitalizzando così i Gunners anche in una situazione di grande sconforto. L’ingresso di due giocatori come Alex Oxlade-Chamberlain e Olivier Giroud, autori rispettivamente dell’assist e della rete del definitivo 1-1, è stato il punto cruciale della partita, la svolta definitiva arrivata subito dopo la rete di Mata. Merito del pareggio però è anche di Petr Cech, che con i suoi meravigliosi interventi su Mata prima e Martial poi (per ben due volte) ha tenuto a galla una partita che sarebbe potuta finire in tragedia. Segnali positivi da un’Arsenal vivo più che mai, pronto a combattere fino alla fine per regalare a Wenger l’ultimo titolo da condottiero dei Gunners.
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