Era una partita tanto attesa quanto importante; alla fine è stato il secondo aspetto a prevalere in un match in cui a prevalere è stata la paura. Perdere sarebbe stato drammatico (sportivamente parlando); l’Uruguay, con un’altra sconfitta, avrebbe perso la quarta partita consecutiva mentre l’Argentina non poteva permettersi un altro passo falso per non compromettere ulteriormente la qualificazione ai Mondiali in Russia, in programma la prossima estate.
Argentina, la prima di Sampaoli ed Icardi
Come è andato Sampaoli alla sua prima ufficiale? Il nuovo ct dell’Albiceleste sapeva che avrebbe trovato delle difficoltà visto anche il momento della nazionale di Messi e compagni. La chiave di lettura del pareggio, dal punto di vista dell’Argentina, non deve essere completamente negativo perché importante era non perdere; chiaro che dalla prossima gara, contro il Venezuela, bisogna assolutamente portare a casa i tre punti. Icardi, invece, come si è comportato? Il giocatore aveva tanta voglia di dimostrare il proprio valore con la sua nazionale ma non è andata esattamente come sperava; l’attaccante nerazzurro si è mosso molto ma ha avuto pochi palloni giocabili (le azioni più pericolose dell’Argentina sono arrivate dai piedi di Lionel Messi). Bene ma non benissimo la prima di Icardi che, alla prossima, avrà l’occasione di rifarsi realizzando quei goal per portare i tre punti all’Argentina.
Uruguay, un pareggio che restituisce morale
La nazionale di Tabarez veniva da tre sconfitte consecutive e la gara con l’Argentina non era delle più semplici per tornare a sorridere. L’Uruguay, però, ha come caratteristica principale quella di non mollare di dare sempre tutto e questo ha permesso alla Celeste di portare a casa un pareggio che restituisce morale; lo zero a zero di Cavani e compagni, unito alla sconfitta del Cile fa guadagnare un punto all’Uruguay sulla Roja. La prossima giornata può essere decisiva per gli uomini di Tabarez che vanno ad affrontare il Paraguay in un match che può dire molto in queste qualificazioni.
