Welcome back: il primo gol americano di Giuseppe Rossi

Dopo il clamoroso e storico sciopero in seguito all’uccisione dell’afroamericano Jacob Blake che ha coinvolto tutte le maggiori leghe sportive statunitensi, nella notte è ritornata in azione la Major League Soccer con 10 partite disputate.

A prendere la copertina della nottata è stato l’incontro tra i Portland Timbers (quarti in Western Conference) e il Real Salt Lake (quinti nella stessa conference) conclusosi con un pirotecnico 4 a 4 che ha visto protagonisti, tra i tanti, Giuseppe Rossi che, entrato dalla panchina ha trovato, al novantesimo, il primo gol (il momentaneo 4-3) in America dando inizio alla rimonta del Salt Lake.

Un gol che Pepito Rossi aspettava ormai da una vita, la sua ultima marcatura risale infatti ad oltre 2 anni fa, l’1-1 dell’ex in Genoa Fiorentina del 6 maggio 2018 poi terminata 2-3 per i viola.

Nel mezzo tra i due gol, un’Odissea: un processo per doping risolto con una semplice nota di biasimo (la sostanza cui era risultato positivo era il dorzolamide utilizzato nei colliri), le sessioni di allenamento con quel Manchester United con cui aveva iniziato la sua sfortunatissima carriera nel 2004, poi il trasferimento in New Jersey e l’apertura del suo ristorante italiano chiamato “Piazza 22”, in onore del suo caratteristico numero di maglia, poi il ritorno in Europa per allenarsi con il grande amore della sua carriera, il Villarreal (136 partite e 54 gol in 5 stagioni) ed infine, il 27 febbraio 2020, dopo un anno e mezzo da svincolato, approda alla corte del Real Salt Lake, con i quali esordisce 3 giorni dopo subentrando contro l’Orlando City a poco meno di 2 anni di distanza dall’ultima partita ufficiale disputata.

A 33 anni, dopo una carriera fatta di tante cadute e altrettante, faticosissime risalite, Giuseppe Rossi approda in MLS con la voglia di prendersi, almeno in parte, ciò che la Dea bendata gli ha più e più volte negato a suon di infortuni, è facile scadere nella retorica del “what if” quando si parla di Pepito Rossi ma guardando ciò che è stato capace di fare nei pochi anni in cui ha avuto continuità fisica è legittimo credere che il fato (o chi per lui) abbia negato lo svolgimento di una carriera che sarebbe potuta essere di altissimo livello a discapito suo e di tutto il calcio italiano.

Il primo gol a stelle e strisce di Giuseppe Rossi non può che far aumentare i rimpianti su quello che sarebbe potuto essere: nel cuore dell’area di rigore, un compagno spizza di testa un pallone che Rossi spalle alle porta ed in mezzo a due difensori, aggancia ottimamente col destro e spedisce subito in porta col sinistro girandosi su stesso in un fazzoletto.

Con la speranza di poterlo vedere ripercorrere in MLS le orme di un altro italiano, la formica atomica Sebastian Giovinco, l’augurio è che questa piccola perla, sia per Giuseppe Rossi la prima di una lunghissima serie per poter concludere al meglio una carriera che avrebbe sicuramente meritato molto di più.

Alessio Brucoli

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