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West Bromwich, la squadra operaia di Tony Pulis

In una Premier League in cui i riflettori sono tutti puntati addosso alle inseguitrici del Chelsea e alle loro vicissitudini, c’è chi in silenzio e con il duro lavoro si sta guadagnando molto di più di una salvezza tranquilla: si tratta del West Bromwich Albion, la squadra di Pulis che con molta fatica prova a tenere il passo delle più grandi.
Ottavo in campionato, a undici punti di distanza dalla zona Europa League attualmente occupata dal Manchester City, il WBA è decisamente la più bella sorpresa fra tutte le piccole realtà che abitano il campionato inglese. Non potrà fregiarsi di grandi titoli, salvo i pochi ottenuti tra la fine del 1800 e la metà del secolo scorso, ma il West Bromwich è sicuramente una di quelle squadre operaie capaci di tagliare grandi traguardi soltanto con l’umiltà e l’impegno, senza necessità di avere top player o grandi maghi della panchina.
L’artefice di questa grande stagione è Tony Pulis, tecnico gallese cresciuto nell’industriosa Newport che con il suo carattere da duro ha saputo rendere le Baggies una delle squadre più ostiche da affrontare. Amante del rischio e delle situazioni difficili, Pulis è soprattutto noto per non essere mai retrocesso nella sua carriera da allenatore, nonostante non abbia mai allenato squadre di vertice: è proprio questo che lo rende l’uomo adatto a dar vita ad una favola in stile West Bromwich Albion, decisamente lontana da quella che ha incoronato regina il Leicester ma forse addirittura più suggestiva ed affascinante.
Nessun grande bomber in stile Vardy, niente imprese titaniche: questo WBA non offrirà il miglior calcio d’Inghilterra ma è sicuramente una delle squadre una delle “piccole” più difficili da battere, come ricorderanno Tottenham, Southampton e le stesse Foxes. I 9 punti portati a casa nelle ultime quatto partite, con ben 6 reti messe a segno, sono la dimostrazione reale di quanto il West Bromwich sia migliorato rispetto alle passate stagioni, quando la grande impresa era raggiungere la salvezza prima della fine del campionato.
Merito di questo drastico cambiamento va all’ingegno di Pulis, bravo ad adattare il modulo della sua squadra alle caratteristiche dei suoi giocatori per permettergli di esprimere tutto il loro potenziale: il suo vincente 4-2-3-1 infatti ha permesso a Rondon, il bomber della squadra con 7 reti all’attivo fino ad ora, di avere il sostengo adeguato da parte di Chadil, Morrison e Philips, il trio che insieme ha già messo a segno 11 reti e altrettanti assist. Un modulo sorprendente, capace di regalare al WBA grandi vittorie e un posto fra le più grandi della Premier League: forse non arriveranno in Europa, ma le Baggies continueranno a stupire portando ancora una volta in alto la fierezza e l’audacia della working class made in UK.
Ada Cotugno

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