Wirtz-Schick, la coppia che sta facendo sognare il Leverkusen

La settima giornata di Bundesliga ha emesso un colpo piuttosto importante: il Bayern Monaco, dopo nove vittorie consecutive tra tutte le competizioni, è caduto in casa contro l’Eintracht Francoforte. Un match stregato per i bavaresi che sono andati a sbattere contro il muro eretto da un Trapp in serata di grazia. I ragazzi di Nagelsmann sono comunque in testa alla classifica insieme al Bayer Leverkusen. Le Aspirin, nell’ultimo turno prima della sosta, hanno travolto senza troppi problemi un Arminia Bielefeld in crisi nera; un quattro a zero firmato, ancora una volta, dalla coppia Wirtz-Schick. Questi due talenti hanno iniziato la stagione nel migliore dei modi e vogliono far sognare il Leverkusen il più a lungo possibile.

Schick, l’anno della rinascita

Wirtz e Schick, una connessione che ha regalato il primo posto dopo sette giornate; quarantatré anni in due e un talento immenso. Partiamo dal trequartista che sta continuando sull’onda estiva dove è stato grande protagonista all’europeo under-21. Classe 2003 e quella qualità che in pochi possono vantare; sono veramente pochi i diciottenni in grado di trattare il pallone come il numero 27 del Leverkusen. Wirtz ha iniziato la Bundesliga in maniera devastante: quattro gol, cinque assist e la capacità di cambiare la partita in qualsiasi momento. Della linea dei trequartisti è quello da cui nascono la maggior parte delle azioni pericolose (e basta vedere i suoi numeri per capirlo); impossibile da marcare per la sua capacità di muoversi tra le linee. Rapido, abile nell’uno contro uno e nella conduzione palla, è devastante in campo aperto grazie all’abilità nel mandare in profondità il compagno o di andare direttamente alla conclusione. Tra le sue caratteristiche troviamo anche l’inserimento alle spalle del portiere.

Wirtz è il principale responsabile dei sei gol messi a segno da Schick; l’attaccante sta vivendo una nuova vita dal punto di vista calcistico. Tutto è partito dall’europeo dove è stato assoluto protagonista con la sua Repubblica Ceca. Giocatore dal talento indiscutibile ma che, probabilmente, ha fatto troppo presto il salto di qualità; l’esperienza romana è stata difficile da sostenere soprattutto dal punto di vista psicologico. Al Leverkusen ha ritrovato fiducia e voglia di giocare a pallone; Schick è il terminale perfetto del Bayer per la sua capacità di attaccare lo spazio e soprattutto dialogare con i compagni. Il classe 1996, infatti, non è la classica prima punta alla Icardi per intenderci ma è uno che ama spaziare su tutto il fronte offensivo per sfruttare la propria tecnica. Con Wirtz formano la coppia perfetta di una squadra senza l’obbligo di puntare al titolo ma con la voglia di sognare a lungo.

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