Zaniolo e la Roma si prendono la semifinale: Bodo travolto all’Olimpico

La Roma non delude le aspettative e travolge il Bodo per 4-0 all’Olimpico: il ritorno cancella completamente l’andata con un’avventura europea che non ha fine. I giallorossi rimangono l’ultima squadra italiana in Europa: adesso, il vero esame, sarà il Leicester, vincente sul campo del Psv Eindhoven. A decidere la partita contro i norvergesi è stato Zaniolo con una fantastica tripletta: importante l’apporto di Abraham che ha sbloccato il match dopo appena 5 minuti.

CONTINUA IL SOGNO EUROPEO DELLA ROMA: IL BODO ASSENTE ALL’OLIMPICO

La Roma vince e convince con una prestazione che ha ricordato l’impatto mostruoso avuto nel derby: i giallorossi sono aggressivi e padroni del campo con il Bodo che viene letteramente travolto dalla furia dei padroni di casa. L’Olimpico accoglie i suoi giocatori nel miglire dei modi e gli 11 in campo rispondono “presente” con una prestazione sopra le righe.

Passano solo 5 minuti ed Abraham butta in rete il gol del vantaggio: l’inglese resta il miglior realizzatore di questa Conference League. Gli ospiti accusano il colpo e la Roma continua ad infierire, divorandosi il possibile 2-0. I giallorossi sono inarrestabili e passano con Zaniolo, grazie ad un perfetto assist di Pellegrini: poco dopo, l’attaccante si ripropone finalizzando al meglio un millimetrico suggerimento di Zalewski. Duplice fischio e 3-0 per i ragazzi di Mourinho che hanno ampiamente ribaltato il 2-1 dell’andata. Nella ripresa la Roma non molla di un centimetro e cala il poker sempre grazie ad uno straripante Zaniolo che ha dimostrato ampiamente di avere tutte le carte in regola per affermarsi ad alti livelli. Con il passare dei minuti, il portoghese inizia a gestire i suoi uomini con qualche cambio che fa rifiatare i protagonisi.

Al triplice fischio ne esce vincente una Roma che non ha rischiato nulla per ben 90 minuti: tenuta mentale perfetta con una concentrazione che ha travolto il poco carattere del Bodo. Giusta aggressività e voglia di vincere: le due qualità hanno fatto la differenza soprattutto se in panchina c’è Jose Mourinho.

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