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Dalla Zweite Liga all’Albiceleste: la storia di Nicolás González

Di Maria, Aguero, Martinez, Ocampos e, sopra tutti questi, la pulga Messi. Che l’Albiceleste possa contare su un attacco fra i più forti al mondo è cosa nota. Nella sfida contro il Paraguay, però, non è andato a segno nessuno di questi cinque, perché a rubare la scena è stato Nicolás González, attaccante dello Stoccarda che ha realizzato 3 reti nelle ultime 3 partite giocate fra club e nazionale.

La sua storia, tuttavia, inizia nella piccola cittadina argentina di Belén de Escobar. Qui nacque González, che ad appena 7 anni si spostò nella vicina Buenos Aires per seguire il sogno di milioni di altri bambini argentini: diventare un calciatore. L’Argentinos Juniors lo notò, ne apprezzò sin da subito le qualità e decise di unirlo al proprio settore giovanile, dove González si mise subito in mostra per le eccellenti doti offensive e per l’impressionante duttilità. Ala offensiva, esterno, punta centrale o seconda punta: in qualunque posizione venisse collocato, il classe 1998 era in grado di trascinare i suoi compagni alla vittoria. A nemmeno 18 anni i paragoni cominciarono a farsi pesanti. Nel club dove sono cresciuti Riquelme e Maradona, due mostri sacri del calcio argentino, dopotutto, non potrebbe essere altrimenti.

Il suo allenatore, Alfredo Berti, disse che assomigliava a Mario Kempes, aggiungendo che sarebbe stato proprio lui la prossima stella dell’Albiceleste. González intanto esordì con la maglia dell’Argentinos Juniores il 28 agosto del 2016 contro il San Martin, per concludere la sua prima stagione fra i professionisti con un’attesissima promozione in Primera División. La prima stagione fra le grandi del calcio argentino fu da incorniciare: 7 gol in 24 presenze attirarono l’interesse di Inter e Stoccarda, con i tedeschi che riuscirono a convincere l’Argentinos Juniors con un’offerta da ben 8,5 milioni di euro. Tanti soldi per un’attaccante che aveva appena concluso la sua prima stagione fra i professionisti.

Dopo la sua prima stagione in Europa, inoltre, molti pensarono che furono persino troppi. González infatti realizzò appena 2 gol e 3 assist nella disastrosa annata dello Stoccarda, che retrocedette in Zweite Liga. Ciononostante, il classe 1998 riuscì ad esordire con l’Albiceleste il 13 ottobre del 2019, giocando 70 minuti contro l’Ecuador. Dopo un anno di purgatorio gli Schwaben sono riusciti a ritornare in Bundesliga, grazie soprattutto ad una grandissima stagione del talento scuola Argentinos Juniors, che in 27 presenze ha realizzato 14 gol (8 dei quali nelle ultime 9 giornate) e 3 assist, a coronamento di una crescita straordinaria che lo ha portato ad essere osservato con attenzione da alcuni importanti club europei (fra cui Milan e Napoli).

In estate, però, nessuno si è fatto avanti e González è rimasto a Stoccarda, con l’obbiettivo di confermarsi anche in Bundesliga. Dopo aver saltato le prime tre partite di campionato a causa di un infortunio muscolare, mister Matarazzo non ha più potuto fare a meno di lui: dopo due timide mezz’ore contro Hertha e Colonia, il giovane argentino si è preso la scena con Schalke e Francoforte realizzando 2 gol e 1 assist. Numeri eccellenti, che lo hanno reso il giocatore più pericoloso dello Stoccarda insieme a Kalajdžić e Klimowicz.

E ora, con il gol realizzato in nazionale, la stagione di González si prospetta luminosissima.

Federico Zamboni

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