Il Clásico, la cartuccia giusta sparata dal Real Madrid

Tre partite nel giro di una settimana, una sola vittoria, ma quella più importante. Il Real Madrid sceglie bene come e quando vincere e dopo due incontri horror tra Cadice e Shakhtar trova 3 punti pesantissimi per la storia di questa Liga. Aveva cominciato il campionato da super favorita, ma il corso del tempo aveva portato grosse incertezze su questa squadra, così incline al passo falso e mai dominante come nel finale della scorsa stagione.

Eppure è bastato il Clásico pe risvegliare la vera anima madridista, quella della squadra da grandi confronti, fortissima a livello mentale. Il ritorno di Sergio Ramos ha ridato quelle certezze utili ad affrontare partite così decisive con la giusta concentrazione, tanto che in una partita estremamente equilibrata, per quanto spettacolare, gli episodi che hanno fatto la differenza hanno visto loro e non il Barça come protagonisti. A cominciare dal primo gol di Valverde fino a finire all’episodio chiave del rigore, dove l’ingenuità di Lenglet compromette la gara blaugrana, a differenza di un reparto dei Blancos che ha avuto qualche svarione (vedi l’inizio shock di Nacho) ma senza perdersi in errori fatali.

E alla fine è arrivata questa vittoria che non poteva non portare la firma di Sergio Ramos. Vero, sul tabellino ci sono finiti anche il già citato Valverde e infine Modric, ma è chiaro che l’autografo è quello del capitano. La sua partita testimonia la sua grandezza, quella di un campione che pur con qualche errore da segnalare qua e là, vedi il ritardo su Ansu Fati o soprattutto il contrasto perso su Messi nell’occasione del miracolo di Courtois, compensati dalla capacità di saper essere sempre decisivo, con il rigore turning point della partita conquistato e realizzato da lui.

Inutile citare i numeri, è nel momento in cui si concretizzano questi numeri che Ramos fa la differenza. Quella differenza che a oggi c’è tra il Barcellona e il Real Madrid: una squadra in crescita che prende in mano il gioco ma non capitalizza, contro una che sa come e quando punire. Un po’ come accaduto in questa fase del calendario, dove due sconfitte consecutive sono state cancellate in un attimo da una vittoria che oggi vale molto più di 3 punti.

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