F1, ferrari sotto accusa: difetti nascosti che la nuova sospensione non ha eliminato

Credits: f1ingenerale.com

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Agosto 13, 2025

La Ferrari SF-25 sta attraversando una fase complessa nella stagione 2025 di Formula 1: le prestazioni altalenanti e i continui problemi di assetto mostrano che la nuova sospensione — pur annunciata come la soluzione — probabilmente non basta a risolvere i difetti strutturali della monoposto. Tra sospensioni pull-rod in ritardo nella messa a punto, squilibri aerodinamici e difficoltà nel controllo del fondo, le criticità emergono in tutta la loro gravità.

Problemi con la sospensione: un pull-rod che non funziona

La Ferrari ha adottato un nuovo schema di sospensione anteriore pull-rod, una scelta significativa che doveva migliorare il comportamenti nei cambi di direzione e l’ingresso in curva. Tuttavia, questa soluzione ha richiesto una ridefinizione dell’intera fluidodinamica del posteriore, influenzando negativamente il bilanciamento generale della vettura. I test in Bahrain e Australia hanno evidenziato che la sospensione posteriore non gestisce correttamente il carico generato dal fondo, obbligando il team ad alzare l’altezza da terra per evitare l’usura eccessiva del plank.

Altezze da terra instabili e performance in calo

Questa difficoltà nel gestire le altezze da terra ha provocato una riduzione evidente del carico aerodinamico e una sostanziale perdita di grip nelle curve lente. Inoltre, si registra una procedura precauzionale: aumentare l’altezza per proteggere il fondo, ideale sul bagnato ma penalizzante quando serve massimizzare l’aderenza. Uno squilibrio che si traduce in un comportamento incerto in pista, con conseguente peggioramento del bilanciamento meccanico e aerodinamico.

Squilibrio aerodinamico: il vero tallone di Achille

Ultime analisi tecniche suggeriscono che il problema non risiede tanto nella sospensione in sé, quanto nel controllo dell’effetto suolo. Il fondo vettura risulta troppo rigido in una finestra di funzionamento ristretta, rendendo la monoposto vulnerabile a cambiamenti minimi di assetto. Il bilanciamento anteriore troppo efficace contrasta con un retrotreno ballerino, causando instabilità nei tratti tecnici e scarsa trazione nelle sezioni che richiedono efficienza aerodinamica massima.

Le soluzioni già in sviluppo e le attese per il futuro

Ferrari ha iniziato a introdurre modifiche per porre rimedio: un nuovo fondo in Austria ha dato segnali incoraggianti, consentendo alle prestazioni di migliorare. Inoltre, è atteso un aggiornamento della sospensione posteriore a Silverstone, progettato per aumentare il carico aerodinamico mantenendo altezze più basse e rendendo la vettura più stabile.

Conclusione: revisione profonda o stop ai progressi?

La crisi tecnica della Ferrari SF-25 sembra derivare più da questioni aerodinamiche e di equilibrio strutturale che da difetti isolati. Se i correttivi riusciranno, il team potrà recuperare competitività; altrimenti, Maranello rischia di concentrare gli sforzi sul progetto 2026. Solo sui prossimi circuiti — come Silverstone e Shanghai — vedremo se questi aggiornamenti saranno in grado di invertire la rotta.

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