Calciomercato, un giro da 9,7 miliardi di dollari

Calciomercato

Calciomercato Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Settembre 4, 2025

La finestra di calciomercato di metà anno 2025 ha stabilito nuovi primati nel calcio mondiale. Secondo i dati ufficiali della FIFA, nel solo settore maschile sono stati registrati quasi 12.000 trasferimenti internazionali, la cifra più alta mai documentata in questo periodo che ha generato un movimento di 9,76 miliardi di dollari.

Calciomercato, un movimento da 9,76 miliardi di dollari

Ma il vero dato che cattura l’attenzione riguarda la spesa complessiva per i cartellini: 9,76 miliardi di dollari, il livello più elevato di sempre a metà anno e in crescita del 51,08% rispetto al 2024. L’evoluzione degli ultimi anni conferma un trend in costante espansione, con un balzo evidente dal 2021 (3,85 miliardi di dollari) fino agli oltre 9 miliardi del 2025. Dopo la flessione del 2024, dovuta anche a un naturale assestamento post-record, l’attuale sessione ha dimostrato come il mercato non solo abbia recuperato forza, ma abbia accelerato verso nuove dimensioni. Questo scenario testimonia non soltanto la solidità finanziaria dei club più ricchi, ma anche la crescente centralità del calciomercato nell’economia globale del pallone.

L’Inghilterra guida la spesa, Francia regina degli incassi

Guardando alle singole federazioni, l’Inghilterra ha confermato la propria leadership mondiale, con un investimento di 3,19 miliardi di dollari, oltre tre volte la spesa della Germania (980 milioni) e dell’Italia (950 milioni). Seguono Francia (730 milioni), Spagna (666 milioni) e Arabia Saudita (552 milioni), a dimostrazione del crescente protagonismo dei campionati emergenti del Medio Oriente. Sul fronte opposto, quello degli incassi, a guidare è ancora l’Inghilterra con 1,55 miliardi di dollari, seguita da Francia (1,27 miliardi) e Germania (1,25 miliardi). L’Italia, con 888 milioni, si piazza al quarto posto, confermando la propria capacità di valorizzare e cedere talenti sul mercato internazionale.

Lo spazio dei paesi formatori di talenti

In questa speciale classifica trovano spazio anche paesi tradizionalmente “formatori” di talenti e, di conseguenza, esportatori nei top campionati: in questa speciale classifica spiccano Belgio (464 milioni), Brasile (460 milioni) e Paesi Bassi (452 milioni). Il dato più interessante riguarda tuttavia i saldi netti: la Premier League, pur dominando in spesa e incassi, chiude con il peggior deficit, pari a -1,65 miliardi di dollari. Molto negativi anche Arabia Saudita (-451 milioni) e Turchia (-164 milioni). Al contrario, la Francia emerge come regina delle plusvalenze con un attivo di +543 milioni di dollari, seguita da Belgio (+327 milioni) e Germania (+274 milioni). L’Italia, pur con un mercato dinamico, conclude con un saldo leggermente negativo (-63 milioni). In sintesi: L’Inghilterra continua a essere il motore trainante in termini di spesa, ma la capacità della Francia di generare utili dalle proprie cessioni rappresenta un modello virtuoso quasi impossibile da replicare. 

 

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