Con l’ingresso dell’argentino, lo staff tecnico del numero due del mondo si completa: esperienza e conoscenza già al lavoro.
Jannik Sinner, reduce da un’estate con cambiamenti significativi nel suo team, ha scelto un nuovo fisioterapista: Alejandro Resnicoff. L’argentino ha già collaborato con lui in momenti importanti, il che favorisce un’integrazione rapida nello staff. A pochi giorni dall’inizio del China Open 2025 a Pechino, questa aggiunta appare come un tassello chiave per garantire continuità nella gestione fisica e nella prevenzione degli infortuni.
Jannik Sinner, reduce da un’estate con cambiamenti significativi nel suo team, ha scelto un nuovo fisioterapista: Alejandro Resnicoff. L’argentino ha già collaborato con lui in momenti importanti, il che favorisce un’integrazione rapida nello staff. A pochi giorni dall’inizio del China Open 2025 a Pechino, questa aggiunta appare come un tassello chiave per garantire continuità nella gestione fisica e nella prevenzione degli infortuni.
Perché la scelta di Resnicoff è cruciale
La decisione di puntare su Alejandro Resnicoff non è casuale: si tratta di un professionista con vent’anni di esperienza, di cui sei nel circuito ATP, un background che lo rende già rodato e attento alle esigenze di un atleta di alto livello.

Resnicoff ha già assistito Sinner in circostanze delicate: durante gli US Open 2024, quando il tennista altoatesino aveva avuto una caduta sul cemento di New York, e poi all’ultimo Wimbledon, nel match contro Grigor Dimitrov, quando Sinner accusò un fastidio al gomito. Queste esperienze condivise contano molto: permettono al fisioterapista di conoscere non solo il fisico dell’atleta, ma anche le sue risposte allo stress, al dolore e al recupero, riuscendo ad adattarsi al meglio ai carichi di lavoro.
Inoltre, arrivare nello staff alla vigilia del China Open 2025 è significativo: il torneo in programma a Pechino porta con sé ritmi intensi, condizioni climatiche e logistiche che richiedono grande attenzione fisica. Avere un professionista affidabile accanto significa ridurre il rischio di ricadute, curare al meglio il mantenimento della forma e dare a Sinner la serenità per concentrarsi sugli aspetti tecnici e mentali del match.
Impatto sullo staff e prospettive fisiche per Sinner
Con l’entrata di Resnicoff, lo staff di Sinner è ora più completo dopo la recente rivoluzione, che ha visto uscite come quelle di Badio e Panichi. Questo cambiamento nel team non è solo di nomi, ma di ruoli, di compiti e di fiducia reciproca: un fisioterapista che già conosce il corpo dell’atleta riduce i tempi di adattamento, accelera il dialogo fra staff medico, allenatori e giocatore.
Dal punto di vista fisico, Sinner dovrà gestire il prosieguo della stagione con tornei impegnativi e superfici diverse che richiedono flessibilità: cemento, erba, indoor, con condizioni ambientali variabili. Le sfide includono la prevenzione degli infortuni, il recupero dopo match e allenamenti intensi, la cura di eventuali piccoli dolori prima che diventino problemi più seri. Resnicoff, avendo già lavorato con lui in queste situazioni, potrà anticipare segnali, intervenire subito e coordinarsi con i preparatori atletici per mantenere equilibrio fra carico e riposo.
Un altro aspetto importante è la continuità: in uno sport come il tennis, dove spesso i piccoli disturbi fisici incidono molto sulla performance, avere stabilità nello staff fisioterapico può fare la differenza in termini di costanza sul circuito. Sinner potrà contare su un supporto ben definito, che conosce i suoi punti di forza e di debolezza fisici, che ha già visto come reagisce a certi stress e che quindi potrà personalizzare i protocolli di recupero e assistenza.
Rischi, attese e sfide immediate
Nonostante l’esperienza di Resnicoff, non mancano i potenziali ostacoli. Il fatto che entri al momento di grande intensità stagionale significa zero margine per errori: ogni problema fisico, anche minimo, deve essere gestito immediatamente. Se non lo si fa, può diventare qualcosa di più grave, che compromette non solo il torneo imminente, ma la successiva preparazione.
Le attese sono alte: i tifosi, lo staff tecnico e lo stesso Sinner vorranno vedere miglioramenti nel feeling fisico, nella resistenza nei tornei più duri e nella gestione dei giorni di pausa. La sfida di Resnicoff sarà anche psicologica: guadagnarsi la fiducia del giocatore, far capire che le sue proposte — terapie, modalità di recupero, interventi — sono calibrate e funzionali.
Infine, c’è una dimensione preventiva e futura: gestire al meglio la salute di Sinner significa anche programmare pensando alle stagioni successive, non solo ai prossimi tornei. Come prevenire sovraccarichi, come scegliere quando spingere e quando lasciare che il corpo recuperi. Resnicoff, conoscendo già alcuni momenti critici del passato, parte avvantaggiato, ma non è esente da responsabilità.
