Italia – Israele, a Udine la tensione resta alta nonostante la pace

Udine blindata per Italia - Israele

Udine blindata per Italia - Israele Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Ottobre 14, 2025

Le ore antecedenti Italia–Israele, match decisivo per le qualificazioni ai Mondiali 2026 allo stadio Friuli di Udine, non sono rivolte solo al campo. Le tensioni internazionali e il clima politico legato al conflitto in Medio Oriente rendono la sfida una delle più delicate degli ultimi anni. Gli Azzurri di Rino Gattuso cercano punti fondamentali per conquistare i playoff verso USA–Canada–Messico 2026, mentre la città friulana si prepara a un evento ad altissima sensibilità.

Italia – Israele, a caccia dei playoff per i Mondiali 2026

Sul piano sportivo, la sfida tra Italia e Israele rappresenta uno snodo cruciale del girone di qualificazione ai Campionati Mondiali di Calcio 2026. La Nazionale guidata da Rino Gattuso è chiamata a una vittoria per blindare il secondo posto e garantirsi l’accesso agli spareggi in un contesto difficile, segnato da tensioni politiche e proteste. Nonostante la recente firma di un accordo di pace in Egitto, la partita resta carica di significati simbolici che vanno oltre il calcio. La FIGC, in collaborazione con la UEFA, ha ribadito il valore sportivo e apolitico dell’incontro, chiedendo al pubblico di mantenere un comportamento rispettoso e di non strumentalizzare l’evento.

Sicurezza e ordine pubblico: Udine blindata

Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha predisposto un piano straordinario di controllo per garantire il regolare svolgimento della gara. Oltre alla Polizia di Stato e ai Carabinieri, saranno impiegati anche reparti dell’Esercito. La questura di Udine ha confermato la presenza di presidi fissi lungo il percorso del corteo pro-Palestina, previsto per il pomeriggio alle 17:30. Attesi almeno 10.000 manifestanti provenienti da diverse regioni. Sono stati disposti divieti di utilizzo di bottiglie e bicchieri di vetro, chiusure temporanee al traffico e ambulanze aggiuntive lungo il tragitto. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha inoltre smentito la presenza di agenti del Mossad.

A Roma una “partita per i diritti umani” contro il match ufficiale

In contemporanea con la gara di Udine, a Roma si terrà la prima “partita per i diritti umani”, organizzata in sostegno al boicottaggio del match Italia–Israele. L’iniziativa, promossa da celebrità e associazioni palestinesi, si svolgerà alla Piramide Cestia alle 20:45. L’evento vuole lanciare un messaggio forte: “Stop al genocidio, libertà per la Palestina”. Gli organizzatori invitano i cittadini a partecipare portando bandiere, striscioni e messaggi di pace, per “fare rumore, dentro e fuori dal campo”. La partita simbolica, aperta a tutti, intende sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei diritti umani nello sport e sulle responsabilità etiche delle istituzioni sportive internazionali.

 

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