Il Milan torna al primo posto in Serie A dopo una vittoria fondamentale in rimonta contro la Fiorentina a San Siro, imponendosi con carattere e qualità in una gara che può rappresentare la svolta della stagione. I rossoneri di Massimiliano Allegri superano l’ostacolo con una prova di maturità di Rafael Leao, reagendo allo svantaggio iniziale e mostrando quella compattezza che era mancata negli ultimi anni.
Il Milan torna in vetta: segnali da grande squadra
Un successo che riporta fiducia, entusiasmo e consapevolezza in un gruppo che vuole tornare a competere per lo scudetto. Il Milan ritrova la sua anima e il suo leader tecnico: Rafael Leao, decisivo con una doppietta che ribalta la partita e riaccende la corsa rossonera verso il vertice della classifica. San Siro esplode al fischio finale: la squadra torna in vetta al campionato dopo 18 mesi e e lo fa nel modo più convincente possibile, con gioco, spirito e determinazione. Una vittoria che pesa doppio, perché arriva, al netto della classifica della Fiorentina, contro un avversario di livello e restituisce ai tifosi la sensazione di avere tra le mani un gruppo in crescita, guidato da un tecnico esperto e da un talento ritrovato.
Rafael Leao, il ritorno: doppietta e leadership ritrovata
Era l’uomo più atteso, e non ha deluso. Dopo un mese e mezzo ai box a causa dell’infortunio rimediato in Coppa Italia contro il Bari, Rafael Leao è tornato titolare in campionato e ha risposto con una prestazione da campione. Due gol, una partita di spessore e la sensazione di essere di nuovo il trascinatore del Milan. Nel primo tempo era apparso spento, impreciso e poco coinvolto. Ma nella ripresa si è trasformato: più libero, più ispirato, più dentro la partita. Ha cominciato a muoversi tra le linee, a puntare l’uomo, a prendersi responsabilità e ad accendere il gioco offensivo. Il suo atteggiamento, oltre ai gol, ha fatto la differenza: ovvero la voglia di essere decisivo. Leao è tornato, e con lui anche il Milan sembra aver ritrovato la sua scintilla.
Allegri e la svolta tattica
Tra i protagonisti di questa rinascita c’è senza dubbio Massimiliano Allegri, che ha avuto il merito di leggere perfettamente la partita e di riportare Leao nella posizione in cui può esprimere tutto il suo potenziale. Dopo un primo tempo da centravanti puro, in cui il portoghese faticava a trovare spazi e continuità, l’allenatore rossonero ha deciso di spostarlo qualche metro più indietro, accanto a Gimenez, lasciandogli libertà di svariare sul fronte offensivo. Una mossa decisiva. Il cambio di assetto ha dato equilibrio e profondità al Milan, con Saelemaekers largo a destra a garantire ampiezza e Gimenez a fare da riferimento centrale. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un Milan primo in classifica, un Leao rigenerato e una squadra che può davvero sognare in grande.
