Juventus, la reazione non basta: Tudor cerca ancora risposte

Juventus Champions League

Juventus Champions League Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Ottobre 23, 2025

La Juventus esce sconfitta dal Santiago Bernabeu, ma con la sensazione di aver mostrato una reazione dopo settimane difficili. Il gol decisivo di Jude Bellingham ha condannato i bianconeri a una sconfitta di misura ma non a un ko mortificante come quello di Como.

La Juventus reagisce, ma al Bernabeu è comunque ko

La squadra di Igor Tudor ha messo in campo carattere, intensità e spirito di sacrificio, elementi completamente assenti nella prova deludente contro il Como. Per larghi tratti della gara la Juventus ha retto il confronto con il Real Madrid. Ha creato almeno tre nitide occasioni da gol, compresa una clamorosa nel finale, ma è mancata la concretezza sotto porta. Sul piano dell’aggressività e della compattezza difensiva, però, si è vista una netta crescita, ma è altrettanto innegabile che sia stato una grande Di Gregorio a tenere a galla i bianconeri, evitando un passivo più pesante. La prestazione di personalità della Juventus rappresenta quindi un passo avanti importante, anche se la sconfitta lascia intatto un bilancio europeo ancora deludente.

Tudor, due punti in tre gare di Champions League

La reazione del Bernabeu è stata incoraggiante, ma non può essere sufficiente. Dopo tre giornate di Champions League, la Juventus ha appena due punti, frutto di due pareggi e una sconfitta. Il tecnico croato ha restituito grinta e compattezza a una squadra che sembrava smarrita, ma i risultati continuano a non arrivare e la sensazione è che la pazienza sia sempre più limitata. Con queste premesse, il tecnico croato si trova ora in una fase cruciale: deve tradurre la crescita sul piano del gioco in punti concreti, altrimenti la fiducia dell’ambiente rischia di incrinarsi. Le prossime partite, a partire da quella contro la Lazio, rappresentano un crocevia decisivo per la stagione e per la panchina del tecnico croato.

Le prospettive: trasformare la reazione in vittorie

La parola d’ordine è continuità. Dopo due sconfitte consecutive tra campionato e Champions, la Juventus deve assolutamente invertire la rotta. I bianconeri non vincono dal 13 settembre. Il calendario, almeno sulla carta, offre tre partite abbordabili: un’occasione preziosa per raccogliere punti, consolidare fiducia e ritrovare serenità. L’obiettivo è chiaro: trasformare le buone sensazioni del Bernabeu in una striscia positiva, che possa rilanciare le ambizioni europee e ridare entusiasmo a un ambiente che fatica ad accontentarsi all’idea di convivere con le buone prove senza il conforto del risultato. Il tempo delle attenuanti è finito: contro la Lazio serve vincere per dare continuità alla crescita e tornare a pensare in grande.

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