Pareggio senza gol con il Torino. Ci risiamo. La Juventus di Luciano Spalletti ricade nel “vizio” e torna a mostrare limiti preoccupanti nella fase offensiva. Dopo un inizio incoraggiante con il nuovo tecnico, il rendimento dei bianconeri è calato sia in fase di produzione di occasioni, sia nelle percentuali di finalizzazione.
Difficoltà offensive: la Juventus fatica a trovare il gol
Il principale terminale resta Dusan Vlahovic, autore di 6 reti in 15 partite, ma il serbo non sempre riesce a incidere nei momenti decisivi. Alle sue spalle, Kenan Yildiz (3 gol stagionali) rappresenta una delle poche note liete per vivacità e coraggio, ma è ancora troppo discontinuo. Jonathan David, arrivato in estate con grandi aspettative, ha segnato una sola volta, mentre Conceiçao e Openda non sono riusciti a garantire l’impatto sperato. Il problema, però, va oltre i numeri. La manovra offensiva appare lenta, prevedibile e priva di sincronismi. I bianconeri costruiscono tanto ma finalizzano poco, e spesso dipendono dalle giocate dei singoli più che da un meccanismo di squadra rodato.
Il lavoro di Spalletti: disciplina, intensità e nuove idee
L’arrivo di Spalletti ha portato entusiasmo e una ventata di novità tattiche, ma il percorso è ancora lungo. Tuttavia l’adattamento richiede tempo, e non tutti gli interpreti sembrano ancora pienamente inseriti nei nuovi schemi. Il tecnico chiede movimenti rapidi senza palla, maggiore partecipazione dei centrocampisti in zona offensiva e un contributo costante da parte degli esterni. Spalletti sta lavorando quotidianamente su intensità, automatismi e mentalità vincente. L’obiettivo è chiaro: rendere la Juve più coraggiosa e verticale, capace di imporre il gioco anche contro squadre chiuse. Un altro aspetto su cui Spalletti insiste è la fiducia individuale. Gli attaccanti devono ritrovare serenità sotto porta, liberandosi del peso psicologico dell’errore.
Mercato di gennaio: rinforzi e scelte strategiche per il futuro
Il mercato di gennaio si avvicina e in casa Juventus le riflessioni sono già iniziate. La dirigenza sa che per competere fino in fondo serviranno rinforzi mirati, soprattutto a centrocampo e in attacco. Tra i nomi valutati torna di moda Davide Frattesi, profilo ideale per dinamismo e inserimenti, ma l’Inter non è disposta a cederlo a stagione in corso. Più realistica la possibilità di un’operazione in estate. Sul fronte offensivo, invece, si valuterà la posizione di Jonathan David, finora deludente: un’eventuale cessione in prestito o a titolo definitivo all’estero potrebbe aprire lo spazio per un nuovo innesto. Parallelamente, la Juventus punta a blindare il suo uomo simbolo: Vlahovic. Il club bianconero intende proporre presto un rinnovo di contratto.
