Nazionale, le scelte di Gennaro Gattuso

Gennaro Gattuso, Ct Italia

Gennaro Gattuso, Ct Italia Immagine | Ansa

Pasquale Luigi Pellicone

Novembre 13, 2025

La Nazionale di Gennaro Gattuso entra nel rettilineo finale del percorso verso la Coppa del Mondo 2026. Gli Azzurri tornano in campo giovedì 13 novembre a Chișinău contro la Moldova e concluderanno il girone domenica 16 novembre a San Siro contro la Norvegia. Dopo l’avvio complicato di giugno con la sconfitta di Oslo firmata da Haaland, l’Italia ha ritrovato ritmo e fiducia, collezionando cinque successi consecutivi e assicurandosi con anticipo un posto nei play-off di marzo.

Le scelte di Gattuso: tornano Raspadori e Scamacca

La trasferta moldava rappresenta un banco di prova utile per misurare la crescita del gruppo e confermare la solidità del lavoro tecnico impostato dal commissario. I precedenti sorridono agli Azzurri: due vittorie in due gare giocate a Chișinău, la prima nel 1996 (3-1 con doppietta di Ravanelli e rete di Casiraghi) e la seconda nel 2004, decisa da un gol di Del Piero. Per l’occasione, Gattuso dovrebbe schierare una formazione improntata al 4-4-2, con Scamacca e Raspadori in avanti e la coppia Buongiorno–Bastoni al centro della retroguardia. Sulle corsie laterali spazio a Orsolini e Zaccagni. In mezzo, Tonali e Barella partono favoriti, ma Frattesi, Ricci e Cristante restano alternative credibili in ottica rotazioni.

Due volti, stessa Italia: si punta sulla duttilità tattica

Le scelte di Gattuso sono dettate da una strada chiara: adattare la Nazionale a ogni tipo di avversario. Per questo motivo ha deciso di alternare due sistemi di gioco — 4-4-2 contro la Moldova e 3-5-2 contro la Norvegia — con l’obiettivo di rendere la squadra più versatile e imprevedibile. “Dobbiamo imparare a muoverci con due moduli diversi”, ha spiegato il commissario tecnico, sottolineando come la capacità di modificare assetto in base alle esigenze sia oggi un tratto distintivo delle grandi nazionali. “Quando un gruppo sa interpretare più schemi, è un valore aggiunto”. L’obiettivo è doppio: concludere bene il girone e presentarsi ai play-off con piena fiducia.

Tutti parte del progetto

Alla base delle scelte del CT c’è una convinzione profonda: una Nazionale vincente nasce dal coinvolgimento di tutti. Per questo motivo, Gattuso ha deciso di dare spazio a ogni elemento del gruppo nelle due partite conclusive del girone, premiando l’impegno e cementando lo spirito di appartenenza. La filosofia è chiara: testare i meno utilizzati, mantenere alta la concentrazione e costruire una squadra in cui ogni giocatore si senta protagonista. Non esistono riserve, ma alternative affidabili pronte a rispondere presente. Con questo approccio, l’Italia punta a chiudere il girone con orgoglio e convinzione, preparandosi al meglio per le sfide decisive che porteranno l’Italia a giocarsi un posto per la fase finale del Mondiale 2026.

 

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