L’assenza di Antonio Conte alla ripresa degli allenamenti del Napoli fa discutere. Ufficialmente il tecnico è a Torino per i 18 anni della figlia Vittoria e il permesso era stato concordato da tempo. Tuttavia la lontananza del tecnico da Napoli fotografa perfettamente la crisi che sta attraversando la squadra.
Conte – Napoli, una crisi annunciata
Negli ultimi mesi, il Napoli ha perso coesione. All’interno dello spogliatoio si percepisce un distacco crescente: diversi giocatori faticano a reggere i ritmi e la rigidità degli allenamenti imposti dal tecnico salentino. Dopo il confronto acceso in seguito al 6-2 incassato ad Eindhoven, Conte aveva chiesto ai vertici societari un segnale forte, un intervento che riportasse compattezza. Tuttavia, la sensazione è che la squadra non remi più tutta nella stessa direzione. Alcuni senatori avrebbero espresso dubbi sui metodi dell’allenatore, chiedendo maggiore flessibilità. Conte, invece, continua a credere nella sua strada: disciplina, lavoro e sacrificio. Eppure, senza una sintonia reale tra gruppo e guida tecnica, il rischio di un crollo psicologico è sempre più evidente.
Retroscena di una frattura: il gelo con De Laurentiis
Dietro la crisi tecnica si nasconde anche una frattura gestionale tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis. Il rapporto tra i due, si è logorato sin dallo scorso gennaio, in occasione della cessione di Kvara. Fonti vicine alla società raccontano di un presidente esasperato dalla rigidità del tecnico e di un allenatore che si è sentito poco sostenuto. Conte, fra l’altro, è stato a un passo dal ritorno alla Juventus. Il matrimonio non si è concretizzato solo perché il tecnico ha compreso che il club bianconero non era più lo stesso lasciato anni fa. Nel frattempo, De Laurentiis si era già mosso per contattare Massimiliano Allegri, pronto a subentrare. Tuttavia, la piazza partenopea non avrebbe mai accettato l’arrivo dell’ex juventino, e il presidente ha dovuto fare marcia indietro.
Rottura o rilancio: il futuro di Conte a Napoli
Nell’euforia post-scudetto, la scelta di trattenere Conte è stata presentata come un atto di fiducia. In realtà, è stata una decisione dettata dalla paura di andare contro il volere dei tifosi. Un errore di strategia: il consenso non sempre coincide con la lungimiranza. Oggi la domanda è una sola: Antonio Conte lascerà subito Napoli o resterà per rilanciare il progetto? Le prossime settimane saranno decisive. Da un lato, il tecnico appare stanco e deluso; dall’altro, il club sa bene che senza di lui la squadra rischia di perdere la propria identità. Conte, con pregi e difetti, rappresenta un valore aggiunto. E anche De Laurentiis ne è consapevole: senza il carisma e la disciplina del suo allenatore, il Napoli rischia di tornare a essere fragile e disorientato.
