Alcione in serie C, Milano ha per la prima volta una terza squadra tra i professionisti

Non solo Inter e Milan, all’ombra della Madonnina c’è un club che ha raggiunto per la prima volta la serie C: l’Alcione

Milano è ancora uno dei punti nevralgici del calcio italiano. Se questa sera nel derby della Madonnina l’Inter potrà cucirsi in petto lo scudetto battendo i cugini, nel week end un’altra formazione nata all’ombra del Duomo ha festeggiato la prima, storica, promozione tra i professionisti: l’Alcione. Un club che risuona attraverso i decenni nel panorama calcistico milanese, fondata nel lontano 1952, il club arancione ha attraversato epoche e generazioni, lasciando un’impronta indelebile nella storia dello sport nella città di Milano.

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Alcione | Facebook @Alcione Milano – footbola.it

Da Pellegrini a Tognoli, più di settant’anni di storia Orange

Negli anni, l’Alcione ha visto succedersi illustri presidenti come l’ex massimo dirigete dell’Inter Ernesto Pellegrini e l’ex sindaco di Milano Carlo Tognoli, figure che hanno contribuito a plasmare il destino del club e a renderlo parte integrante del tessuto sociale della città. Ma ovviamente è stato sul campo che il club è cresciuto e maturato. Attraverso le gesta di giocatori come Giuseppe Dossena, campione del mondo nel 1982, e Andrea Caracciolo, che ha calcato i campi di Serie A con squadre come Palermo, Sampdoria e Brescia, o più recentemente il centrocampista della Lazio Nicolò Rovella, che dopo tutta la trafila tra le giovanili dell’Accademia Internazionale, altra eccellenza del panorama giovanile milanese, ha completato il percorso in orange.

Tra passato e futuro, l’impresa dell’Alcione

Oggi, sotto la guida di un allenatore esperto della categoria come Giovanni Cusatis, l’Alcione ha raggiunto un traguardo storico: la promozione in Serie C. Una gioia che il tecnico condivide con il presidente Marcello Montini e Giulio Gallazzi, figura di spicco della holding GM Sport Ventures. Quest’ultimo, non solo un uomo d’affari, ma anche un ex campione europeo di football americano, ha contribuito a plasmare il futuro dell’Alcione insieme a una squadra di giovani promesse. Gallazzi fu anche protagonista di un tentativo di scalata al Genoa nel 2017. Qualche mese fa disse: «Per noi la seconda stella è la promozione», annunciando di non volersi fermare alla C, ma di voler sognare in grande verso la Serie B.  Tra di essi, spicca il bomber Fabio Morselli, autore di 14 reti stagionali che hanno contribuito in modo determinante alla scalata della squadra. E poi ci sono nomi come Francesco Manuzzi, Paolo Chierichetti, Tommaso Caremoli e Christian Foglio, giovani talenti pronti a scrivere la prossima pagina della storia calcistica milanese.

Pronti per il professionismo

L’apoteosi si è quindi raggiunta domenica pomeriggio quando l’Alcione ha ottenuto la promozione in Serie C grazie alla vittoria ottenuta sul Borgosesia per 3-0, che ha blindato il primo posto nel girone A della Serie D. La società fondata nel 1952 ha sede in via Olivieri, tra via delle Forze Armate e San Siro. L’Alcione – che negli ultimi mesi si è candidata per giocare al Meazza di San Siro nel caso di addio di Milan e Inter – punta a giocare la Serie C all’Arena civica, già ristrutturata in un rapporto di collaborazione con l’Inter, con cui sono stati avviati i lavori necessari, poi culminati con l’esordio della squadra nerazzurra femminile. Per la Serie C serviranno ulteriori lavori per ottenere l’autorizzazione all’uso dello storico impianto milanese, già casa dei due più celebri club cittadini.

Nella storia di Milano

Penso sia una vittoria meritatissima, in continuità con la passata stagione dove avevamo fatto altrettanto bene. Determinante la forza del gruppo, abbiamo avuto tanta fiducia nei ragazzi e nel mister che ci hanno ripagati alla grande”, ha dichiarato il direttore sportivo dell’Alcione Matteo Villa al termine della sfida al Borgosesia. Ora, con la promozione in Serie C, l’Alcione guarda al futuro con ambizione e fiducia. Il sogno di giocare nell’antica Arena Civica, simbolo di storia e tradizione, è più vivo che mai. È un obiettivo che va oltre il semplice desiderio di successo sportivo; è il desiderio di riallacciare i fili della storia e di dare alla squadra un palcoscenico degno della sua grandezza. Mentre Milano si prepara ad accogliere la nuova arrivata nel suo panorama calcistico, l’Alcione si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua epica storia. E così, mentre i riflettori si accendono sul classico derby della Madonnina, chissà che tra qualche anno non ci sarà una terza intrusa con la maglia arancione.

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