Psicodramma Amburgo: la risalita in Bundesliga si complica

Il 10 marzo 2019 nei ricordi dell’Amburgo doveva essere il giorno più di festa degli ultimi anni, quello del derby stravinto contro il St. Pauli al Millerntor, la certificazione di un ritorno in Bundesliga dopo un anno di inferno in Zweite, la svolta definitiva. Invece uno storico 0-4 nella partita più sentita e più attesa da 10 anni rischia di diventare l’inizio della fine.

A due giornate dal termine del campionato di 2.Bundesliga, l’HSV rischia di veder scivolare via la promozione dopo un solo anno di inferno, peraltro il primo lontano dalla massima categoria nella storia del club. La situazione di classifica a 180 minuti dall’ultimo fischio finale della stagione è quasi disperata.

Con il Colonia ormai già promosso e tranquillo, la lotta dell’Amburgo è con Union Berlino e Paderborn. La discriminante principale, la differenza reti, penalizza l’HSV rispetto alle due principali concorrenti. Nella prossima giornata si giocheranno Paderborn-Amburgo e Union-Magdeburg, all’ultima invece il programma prevede Bochum-Union, Amburgo-Duisburg e Dresda-Paderborn. Si parte praticamente alla pari, con il Paderborn leggermente più avanti ma anche con il calendario più difficile delle tre.

Rimane soltanto un’ultima spiaggia alla squadra di Hannes Wolf per provare a ribaltare tutto: vincere sul campo del Paderborn nella prossima giornata, la penultima, riuscire nel sorpasso per poi capire all’ultima giornata se il destino sarà la promozione diretta, il playout contro la terzultima della Bundesliga o, non da escludere, un’altra stagione certa in seconda divisione. Tutto da decidere, comunque, all’ultima giornata.

I Rothosen sono arrivati spalle al muro a causa di una serie di risultati negativi inspiegabili, specie con una rosa ampiamente superiore alla media – Colonia escluso – per cui 53 punti in 32 partite sembrano davvero troppo pochi. Una delle cause è la ricerca continua di un possesso palla forzato e mai concreto, con scelte poco logiche si a livello tattico che tecnico (come il portiere a impostare come un terzo centrale di difesa). Ambizione che si è trasformata in confusione.

Tutti difetti già presenti prima, emersi però troppo negli ultimi due mesi. Da quello 0-4 al Millerntor sono arrivati soltanto 3 punti in 7 partite, frutto di 3 pareggi. Per il resto, anche 4 sconfitte, di cui tre al Volksparkstadion contro Darmstadt, Magdeburg e Ingolstadt, tutte squadre da parte destra della classifica, le ultime due addirittura in zona retrocessione. Soltanto 5 goal segnati, 12 subiti.

Il Paderborn alla 25esima giornata, quella del derby, era a -12; oggi si ritrova a +1 e in grado di giocarsi una promozione in casa in uno scontro diretto. Tanti meriti per Klement e compagni, ma altrettanti demeriti dell’Amburgo: un altro anno di Zweite potrebbe essere disastroso per il club. Soprattutto perché il Volksparkstadion, per quanto sempre pieno sia, sta iniziando a spazientirsi sempre di più e i fischi si fanno sempre più frequenti. 

Lo scorso anno la retrocessione era stata accolta da fumogeni e scontri con la polizia; la mancata promozione può essere un danno ancora peggiore rispetto allo stop dell’orologio. E al momento, salvo miracoli, sembra questa la prospettiva più probabile. Anche se la Zweite ci insegna a non sorprenderci mai troppo.

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