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Barcellona: perché Griezmann e non Neymar

Real Madrid-Barcellona, il Clásico dura anche durante i mesi di sosta. La sessione di mercato finora è stata all’insegna dei colpi a distanza tra Merengues e Blaugrana: se il Real ha chiamato con gli acquisti di Militao, Jovic, Mendy e Hazard, il Barça ha risposto prima con De Jong e infine con Griezmann, quello che potrebbe essere il grande colpo dell’estate.

Un acquisto pensato da tempo, forse troppo stando alle accuse dell’Atlético Madrid che reclama il pagamento dell’intera clausola visto che l’accordo con il francese è stato trovato prima del cambio del prezzo della sua rescissione. Ma screzi di mercato a parte, il Barcellona si è trovato di fatto davanti a una scelta: prendere Griezmann o far tornare Neymar.

Due trattative difficili e che a logica si escludono per vari motivi, da quelli di affollamento tecnico in zona attacoc a quelli economici per due operazioni molto onerose, passando anche per dettagli più sottili. Alla fine il Barcellona ha scelto Griezmann e difficilmente potrà andare anche su Neymar, con l’obiettivo di mercato che adesso sarà focalizzato nella difesa.

Ma sul perché di questa scelta si possono fare solo supposizioni. La prima è che per quanto lusingato, il Barcellona non volesse riproporre la copia invecchiata del suo vecchio tridente, la MSN: un attacco strepitoso che ha portato alla conquista dell’ultima Champions, quella del 2015, ma che con 4 anni in più e una guida tecnica diversa potrebbe avere risultati più soft.

Quindi a favore di Griezmann gioca principalmente il fattore novità, quell’imprevedibilità data da un assetto d’attacco per un Barcellona tutto nuovo. Altri fattori di campo hanno portato alla scelta di Grizou: il Messi visto nell’ultimo anno è apparso molto più determinante da trequartista dietro le due punte, tanto nel Barcellona quanto nell’Argentina e allora è in quell’ottica che va costruito il nuovo Barça; con Neymar sarebbe stato lecito aspettarsi un tridente con Messi e il brasiliano larghi, mentre con Griezmann lo schema del 10 dietro i due attaccanti è decisamente più assestato in partenza.

E poi probabilmente la scelta del Barcellona è sempre stata Griezmann, magari col pensiero pazzo di poterli prendere entrambi. Difficile a pensarsi un quadrilatero davanti con quei fenomeni, potenzialmente uno degli attacchi più forti mai visti, ma difficilissimo da assemblare.

E allora Valverde può costruire la squadra sul suo 4-3-Messi-Suarez-Griezmann e dare il via al ciclo che dopo colpi così, Real Madrid permettendo, è quasi obbligato ad arrivare fino in fondo in Champions League.

Simone Gamberini

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