Barcellona – PSG, tifosi caldi: ecco cosa può accadere

Barcellona – Psg non è solo una partita di calcio che mette in palio un posto per la semifinale di Champions League, ma anche e soprattutto un test per la pubblica sicurezza della città catalana, allertata alla minaccia jihadista legata alla disputa dei quarti di finale di Champions League e dalla presenza di tifosi considerati caldi.

Tifosi sotto controllo: operazioni speciali di polizia

 A Parigi, dove si temevano attentati, complice anche la forte presenza di cellule terroristiche nella capitale francese, che ha più volte dovuto fare i conti con la paura e il sangue sparso per le strade, tutto è andato per il verso giusto. Restano i 90’, o forse anche di più, della sfida del Montjuïc e, nonostante non ci siano più state minacce, l’evento resta comunque considerato ad alto rischio sportivo e richiede un’operazione speciale di polizia. Non a caso, i Mossos, la polizia locale di Barcellona, ha già predisposto, in coordinamento con la Polizia Nazionale francese e lo stesso Barça, un importantissimo dispiegamento di sicurezza con l’obiettivo di garantire la sicurezza. I

n ogni caso, al di là della minaccia terroristica, si stima che allo Stadio Olimpico si recheranno circa 50mila persone. Di questi, più di 2.600 saranno tifosi del PSG e, tra questi, è previsto l’arrivo di circa 400 ultras. Per questo motivo la polizia catalana ha suddiviso l’ordigno in due grandi aree: la prima legata alla minaccia terroristica e la seconda, ai gruppi più radicali del tifo organizzato.

Uno spiegamento militare per una partita di calcio 

Barcellona - PSG Champions
Immagine | Epa

Per contenere il rischio, si è scelto uno spiegamento quasi militare. Si prevede che più di 350 agenti saranno attivi e per garantire maggiore sicurezza, l’intera operazione sarà accompagnata anche dalla sorveglianza aerea mediante droni ed elicotteri, nonché dalla polizia cinofila, chiamata a bonificare le aree sospette. Per quanto riguarda il controllo dei gruppi organizzati, gli ultras del PSG saranno monitorati sin dal primo momento in cui arriveranno a Barcellona e accompagnati sin dentro Montjuïc per accertarsi che non si verifichino incidenti. Il gruppo identificato sarà il primo a entrare allo stadio, verso le sette del pomeriggio, e l’ultimo a lasciare gli impianti.

L’obiettivo principale è evitare qualsiasi tipo di contatto fra le tifoserie. Secondo i Mossos, il livello di minaccia terroristica non è comunque affatto trascurabile, sempre assestato sul livello 4 su 5 e che quindi richiede il mantenimento di un elevato dispiegamento di misure di sicurezza. Alcune delle caratteristiche di questo tipo di operazioni sono la presenza di GEI (Gruppi di Intervento Speciale) e dei Droni o Helix (Supporti Aerei).

 

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