La giant killer di questa edizione della Carabao Cup ha un nome e un volto: è il Bristol City, squadra che milita attualmente in Championship, la regina delle piccole capace di buttare fuori dalla coppa il Manchester United di Mourinho, beffato pochi istanti prima del triplice fischio dalla rete del decisivo è fatale 2-1 targata Smith.
E pensare che proprio i Red Devils erano una delle squadre più accreditate ad alzare coppa: la vittoria del Manchester City proprio nello stesso turno aveva aperto gli scenari a un derby di rivincita in semifinale, sfida che però a causa della vittoria a sorpresa del Bristol non si giocherà. Saranno infatti i Robins a sfidare la capolista della Premier League, una squadra sulla carta imbattibile ma che non farà alcuna paura alla rivelazione che da questa coppa ha già eliminato Watford, Stoke City e Crystal Palace prima dell’impresa con lo United.
Guai a farsi ingannare dal nome però: pur militando in Championship, la squadra di Johnson ha numeri da vera big, con 8 vittorie nelle ultime 10 partite giocate che l’hanno portata a occupare il terzo posto in campionato, piazzamento utile per sognare il grande balzo in Premier League che da quando ha questo nuovo nome non ha mai ospitato i Robins, portandoli ad avere l’incredibile primato di squadra della città più grande d’Inghilterra a non aver mai giocato nella massima serie.
È dunque un’impresa incredibile per il piccolo Bristol, già passato alla ribalta per il suo particolare profilo Twitter, ricco gif raffiguranti giocatori che esultano nei modi più stravaganti e per il suo tecnico Johnson che, proprio in occasione della sfida contro il Manchester United, ha omaggiato Mourinho con una bottiglia di vino rosso da 500 euro (un Barca Velha del 2004, il preferito del portoghese).
Non basta però aver battuto una squadra così: ai Robins è consesso sognare in questa Carabao Cup dove tutto può accadere, ma l’obiettivo principale del club è sicuramente quello di mettere piede per la prima volta in Premier League.