Il Chelsea può gioire: stop al divieto sul mercato

La stagione del Chelsea, comunque buona fino a questo momento, potrebbe subire una svolta, grazie allo sconto di pena ottenuto dalla FIFA; i Blues, infatti, potranno tornare ad operare sul mercato dopo essersi visti ridurre la sanzione (da due a una) che prevedeva il divieto di acquistare giocatori per due sessioni di mercato.

Lo scorso 22 febbraio il Chelsea è stato riconosciuto colpevole di aver violato le regole sull’ingaggio dei giocatori stranieri di età inferiore ai 18 anni. La regola di base della Fifa è che i club non possono acquisire giocatori di età inferiore ai 18 anni da altri paesi, a meno che i loro genitori non siano emigrati per motivi non collegati al calcio o che sia il giocatore che il club abbiano sede entro 50 km da un confine nazionale. Ai sensi dell’articolo 19, l’unica altra eccezione riguarda i trasferimenti all’interno dell’Unione Europea o dello Spazio economico europeo in cui il giocatore ha un’età compresa tra 16 e 18 anni La FIFA, dopo un’accurata indagine che ha coinvolto circa 150 giocatori, ha ritenuto che il club di Abramovich avesse commesso violazioni riguardanti l’articolo 19 in ben 92 casi, giudicandolo colpevole in almeno 29 di essi. Tutto questo, ha portato al divieto di fare acquisti per due sessioni di  mercato, oltre ad una multa di 460.000 sterline. Ovviamente, i Blues non hanno preso bene questa sentenza, facendo subito ricorso, un ricorso respinto in appello l’8 marzo 2019. Il passo successivo è stato rivolgersi al CAS  (Court of Arbitration for Sport)il 7 giugno, ma anche in questo caso senza fortuna. Nel frattempo è iniziata la campagna trasferimenti estiva e il Chelsea ha dovuto suo malgrado stravolgere i progetti societari, ingaggiando Frank Lampard come manager, puntando sui tanti giovani cresciuti nell’Academy in giro per l’Europa a farsi le ossa (Abraham, Mount, Tomori, James). Fortuna ha voluto che l’acquisto di Pulisic dal Borussia Dortmund fosse stato completato prima del divieto, e che la sanzione non impediva ai Blues di riscattare giocatori da altri club come nel caso di Mateo Kovacic, riscattato dal Real Madrid per una cifra vicina ai 40 milioni di pounds. L’inizio di stagione è stato tutto sommato positivo viste le premesse, ma il Chelsea ha continuato la sua battaglia legale presentando un nuovo ricorso al CAS il 20 novembre, ottenendo questa volta la risposta sperata.

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