Da flop a top: Riccardo Calafiori, una storia da raccontare

La notte di Riccardo Calafiori. Due gol alla Juventus e, al netto del risultato finale di 3-3 una prestazione sontuosa, quella del centrale del Bologna che spalanca porte già aperte per una big. Un finale degno di una favola di calcio: da Riccardo cuor di leone.

Dal possibile addio al calcio a quello alla Roma

Riccardo Calafiori ha una storia che merita di essere raccontata. Classe 2002, nato a Roma e cresciuto nel centro sportivo di Trigoria, sembrava destinato prima a lasciare il calcio e poi a viverlo dalla periferia. Sin da giovanissimo, il suo è un nome cerchiato in rosso. Un predestinato. Il destino, però, ci mette del suo: nel 2018 prima di affacciarsi in prima squadra, un gravissimo infortunio al ginocchio sinistro(contro il Viktoria Plzeň, in Youth League, si rompe tutti i legamenti) compromette il salto nel calcio dei grandi e sembra porre fine anzitempo alla carriera. Calafiori trova in Daniele De Rossi, attuale tecnico della Roma, un ancora dove aggrapparsi per non mollare. Torna a giocare e Fonseca gli regala l’emozione dell’esordio in serie A allo Juventus Stadium. Un segno del destino. La Roma vince 3-1 e Calafiori si presenta con un assist. Il tecnico portoghese crede nelle qualità del ragazzo e gli dà fiducia anche nel 2020/2021: 8 presenze in totale e un gol in Europa League. L’anno successivo un altro portoghese, José Mourinho, prende le redini dei giallorossi e non lo vede. 9 presenze e un pubblico j’accuse dello Special One lo costringono all’esilio.

Dal flop al top: fuga in Svizzera, Bologna e Thiago Motta

La carriera di Calafiori prende una piega discendente. Mandato in prestito al Genoa, non riesce a imporsi. Appena 80’ di gioco in Liguria. Restituito al mittente, la Roma lo cede in Svizzera, destinazione Basilea, dove trova finalmente una dimensione. 34 partite, un gol, tre assist e la semifinale di Conference League. È il momento della svolta. Nell’estate del 2023, Thiago Motta crede in lui, ma da esterno sinistro lo ricolloca sulla linea difensiva come centrale. Ruolo che fra l’altro gli aveva predetto Daniele De Rossi. Da quel momento cambia tutto. Calafiori si impone definitivamente ad altissimi livelli. Ha un rendimento da top player e i due gol messi a segno contro quella che potrebbe essere la sua prossima squadra rischiano di scatenare una vera e propria asta in vista del prossimo mercato.

Riccardo Calafiori oggi: un calciatore da 25-30 milioni

Riccardo Calafiori Bologna
Immagine | Ansa

Dopo la cura Thiago Motta, Calafiori è un difensore moderno, perfetto interprete del calcio 2.0 che chiede al difensore di impostare, partecipare all’azione e proporsi come una sorta di centrocampista aggiunto. Per certi versi la sua parabola ricorda molto da vicino l’ascesa di Bastoni e con ogni probabilità il percorso, inteso come arrivo in una big del calcio italiano, sarà simile. Nel frattempo, però ci sono anche gli Europei da giocare, magari da protagonista. Difficile, quasi impossibile, che Spalletti decida di farne a meno. A 22 anni appena compiuti, la terza vita di Calafiori è appena cominciata…

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