È l’edizione di Copa del Rey più pazza di sempre

Lo scorso format della Copa del Rey era lento e prevedibile: giocare due volte partite tra squadre di categorie differenti comportava l’impiego per lo più di seconde linee e un appiattimento generale della competizione che faticava a riservare delle sorprese, se non in partite con ampi turnover. Con tutto che le ultime edizioni sono state tutt’altro che noiose, quanto accaduto quest’anno ha del clamoroso: il nuovo sistema con gara secca in casa della squadra piazzata peggio ha mischiato tutto regalandoci un insolito quartetto di semifinaliste.

Le due basche Real Sociedad e Athletic che hanno fatto fuori Real Madrid e Barcellona nella stessa sera, più il Granada che ha eliminato i campioni in carica del Valencia e la clamorosa sorpresa Mirandés capace di far fuori in sequenza Celta-Siviglia-Villarreal.

Ma visto che è la Copa del Rey più pazza di sempre anche le dinamiche sono state stravaganti a modo loro: ad esempio l’ultima partita, quella tra Athletic e Barcellona si è conclusa esattamente come l’ultima sfida a San Mamés tra le due squadre, con il gol dell’1-0 dei baschi arrivato nel finale. Ad agosto fu Aduriz in rovesciata, stavolta Iñaki Williams. Non c’è poi tanto da sorprendersi, la Copa di quest’anno è così: la meldizione di Zidane continua, le difficoltà del Barcellona anche.

E adesso ci aspetta una vincitrice insolita: l’Athletic ha vinto 23 volte il torneo, ma l’ultima coppa è datata addirittura 1984; la Real Sociedad invece ne ha solamente due, ma anche qui non arriva un titolo dagli anni ’80 (1987). Il Mirandés ovviamente non ha mai superato la semifinale mentre il Granada ha disputato anche una finale, ma perdendola e comunque nel 1959.

Comunque vada sarà una novità, qualcosa di mai visto in questo millennio. Si era visto, ma comunque sempre in tempi datati, un tabellone senza Barcellona, Real Madrid e Atlético in semifinale, nel 2002/03, quando a vincere fu il Mallorca. In attesa del sorteggio tocca solo rivivere le emozioni di una coppa che mai come quest’anno ha regalato sorprese e colpi di scena, e a giudicare dal tabellone non ha certo finito qui.

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