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Il grande inizio e le prospettive di Eric Bailly

Non Pogba e neanche Ibrahimovic: la vera nota lieta in questo Manchester United si chiama Eric Bailly. Prelevato in questa sessione di calciomercato dal Villarreal, l’ivoriano ha da subito avuto un impatto devastante nella sua nuova squadra, arrivando ad essere il “man of the match” già alla prima apparizione, nel Community Shield vinto dalla truppa di Mourinho contro il Leicester.

Bailly sembra essere a tutti gli effetti quel difensore che dalle parti di Old Trafford non si vedeva dai gloriosi tempi di Vidic e che serviva disperatamente per questa nuova stagione: aggressivo, dal fisico prepotente e soprattutto ancora giovanissimo, insomma un tipo di giocatore che qualsiasi attaccante avrebbe timore di affrontare. Il difensore non ha avuto nessun tipo di problema nell’adattarsi alla nuova squadra e ad un campionato totalmente diverso dalla Liga, riuscendo a lasciare il segno già al debutto in Premier League non solo sul malcapitato Josh King, travolto con troppa foga dal difensore che tentava solo di arpionare il pallone, ma anche sulla partita guidando abilmente la difesa senza paura.

Anche nel match di ieri contro il Southampton Bailly ha dato conferma del suo talento, allontanando gli assalti dei temerari Long e Tadic sfruttando al meglio la sua fisicità prorompente e la sua grande velocità. Un profilo davvero interessante per un classe ’94 che, sotto la guida dello stratega Mourinho, potrebbe davvero di qui a breve fare il definitivo salto di qualità. L’unico neo di Bailly però sembra essere il suo brutto carattere: al Villarreal in 52 presenze in ogni competizione è riuscito a procurarsi ben 18 cartellini gialli e due doppie ammonizioni, una media un po’ alta ma comunque accettabile per un giovane pieno di grinta alle prese con le sue prime esperienze importanti.

La materia prima di certo non manca e se Bailly saprà imparare a gestire questo lato del suo carattere e a seguire la dura disciplina che il tecnico portoghese impartisce ai suoi giocatori, potrebbe diventare senza ombra di dubbio un difensore di caratura mondiale, come quelli venerati in passato e ancora osannati ad Old Trafford.

Redazione

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