Keita e Salah: i gol “romani” nelle qualificazioni africane

La città di Roma splende nel cuore dell’Africa: i rappresentanti illustri della Capitale italiana, Keita per il Senegal e Salah per l’Egitto, si prendono la copertina della prima giornata dell’ultima fase CAF per la qualificazione ai Mondiali 2018.

Ieri il Senegal ha vinto e convinto: la stella di Keita ha brillanto in maniera splendida dando tocchi di delizia e magia ad una partita tutt’altro che semplice. Capo Verde si è inginocchiata al talento laziale che prima ha sbloccato la gara con una grande iniziativa personale e poi l’ha chiusa con una geniale intuizione di tacco che ha messo in porta Moussa Sow per la rete del 2-0. Keita è trascinante, nella Lazio come nel Senegal: segna, fa segnare e soprattutto ha una carica emotiva in corpo che gli permette sempre di dare il massimo. Con Mané e l’ex Genoa Konate (in seguito sostituito proprio da Sow) come compagni di reparto riesce ad esaltare la sua tecnica in velocità e a mettere in moto le sue arme migliori: con un modulo cucitogli addosso come questo sarà sicuramente l’uomo chiave per le speranze senegalesi.

Nella partita tra Congo ed Egitto invece si è imposto il lato giallorosso della città di Roma portato avanti da Mohamed Salah. L’esterno della Roma è apparso nel momento di difficoltà della squadra e ha segnato il gol dell’1-1 in una gara successivamente vinta dai Faraoni. Preziosissimo il suo contributo, inedito il suo gol: il colpo di testa non è di certo la specialità della casa ma sullo spiovente del terzino mancino dell’Al Ahly Mohamed Abdul Shafy lui è stato lesto ad insaccare in gioco aereo. Nella ripresa il gol di Abdallah Said (anche lui in forza all’Al Ahly) valorizzerà ancora di più la rete dell’esterno giallorosso. Da sempre è l’uomo simbolo di questa nazionale, ora ha l’obiettivo di riportare l’Egitto al Mondiale, una responsabilità non da niente ma all’altezza delle sue capacità.

Senegal e Egitto, Keita e Salah, Lazio e Roma. Non è ancora tempo di derby ma intanto la città di Roma si gode i suoi talenti che in Africa regalano meraviglie.

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