Kevin Lidin, da calciatore a monaco buddista: la parabola dell’ex centrocampista

Si può essere stati un calciatore e poi un monaco buddista? La risposta adesso è sì. Come tutti noi abbiamo scoperto con l’incredibile storia di Kevin Lidin, ex centrocampista svedese (nato nel 1999) che in Italia ha indossato la maglia del Pisa e della Paganese conquistando una promozione in B con il club toscano. Una carriera, però, martoriata da diversi infortuni che lo hanno costretto a fermarsi nel 2021. Una serie di k.o. fisici che hanno spinto il giocatore a dire addio al calcio e percorrere nuove strade, nuove vie e nuovi percorsi. Cambiare totalmente vita, lontano dal lussuoso mondo del pallone.

 

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Ed è arrivato a fare un’esperienza da monaco buddista in Thailandia, che lo ha segnato profondamente nell’animo. Lidin è sbarcato in Italia nell’estate 2017, ad appena 18 anni. All’inizio, come capita spesso alle giovani promesse, è andato in prestito al Bologna (per giocare nella Primavera rossoblù), poi è tornato in patria, al Lund, per poi rientrare alla base, al Pisa. E restarci nel 2018-2019 festeggiando la promozione in B grazie alla vittoria nei playoff. Ma il prosieguo della sua carriera non è stato come se lo aspettava: Paganese per sei mesi, altro rientro al Pisa nel 2020, risoluzione consensuale, ritorno in Svezia e addio al calcio per molti problemi fisici.

La nuova vita

Lidin ha chiuso una porta e ne ha aperta subito un’altra, senza problemi. Così ha iniziato un percorso fatto di meditazione e yoga, che lo ha portato prima a diventare istruttore di yoga nella località turistica di Ko Phangan in Thailandia e poi, l’anno scorso, a essere ospite per un periodo in un monastero buddista, vivendo come un monaco. Tutto condiviso sul proprio profilo Instagram: “Molte delle cose che facciamo quando cerchiamo di trovare l’equilibrio in realtà hanno l’effetto opposto. Consumare cibo cattivo, zucchero, alcol o passare del tempo sui social ti farà sentire peggio e meno motivato. Le cose che ti danno una ricompensa/piacere istantaneo sono semplicemente da evitare il più spesso possibile. Attività che miglioreranno il recupero del cervello e del corpo per una vita più equilibrata: trascorri del tempo di qualità con amici e familiari; esercizio; trascorri del tempo nella natura; bagno sauna/ghiaccio; yoga; impara una nuova abilità/hobby”, aveva scritto l’ex centrocampista in un post.

Felice per questa sua nuova vita tra meditazione, contatto con la natura, bagni in vasche piene di ghiaccio: “Cerca la pace, non il piacere. Quando cerchiamo il piacere, la vita vera diventa noiosa. Quando cerchiamo la pace, la vita vera diventa significativa”, aveva scritto nel febbraio 2023. E un mese dopo: “Si dice che il più alto livello di felicità si raggiunga quando doniamo agli altri senza alcuna aspettativa di ricevere nulla in cambio”.

Il buddismo

Poco alla volta Lidin si è avvicinato sempre di più al buddismo. E ne ha parlato per la prima volta, sempre sul proprio profilo Instagram, nel maggio 2023. Aveva postato una foto che lo ritraeva in meditazione in Thailandia. E aveva spiegato: “In completo silenzio per una settimana, meditare sei ore ogni giorno, svegliarsi alle 4:30 per ascoltare l’insegnamento buddista al buio tra le zanzare. Dormire su un letto senza materasso con un cuscino di legno. Queste sono le cose più preziose che ho imparato: soffriamo più nella nostra mente in attesa delle cose che nella realtà; quanto profondo effetto ha la meditazione sulla nostra vita”. E ancora: “Nel 2021 la mia carriera da calciatore professionistico si è conclusa per infortuni. Ho iniziato a chiedermi cosa fosse la felicità e quale fosse lo scopo della vita. La maggior parte delle persone non si porrà mai questa domanda, chi spesso crede che diventare economicamente liberi o famosi li renderà felici. Dopo aver studiato la scienza della felicità, diventato monaco e praticato yoga ho trovato la risposta di cosa sia la felicità. Ho imparato come ottenerlo e come conservarlo. Non richiede molto per essere felici, ma richiede buone abitudini e disciplina. È accessibile a chiunque e può essere realizzato ovunque”.

Monaco buddista
Monaco buddista | pixabay @truthseeker08

 

Infine: “Fino a quando non sono diventato monaco non ho capito veramente l’importanza di dare agli altri. Quando regali a qualcuno, e viene dal cuore (non essendo costretto) e chi lo riceve accetta il dono e lo apprezza. La felicità si prova per entrambi. Non lasciatevi impressionare da soldi, follower, lauree e titoli. Lasciatevi impressionare dalla gentilezza, dall’integrità, dall’umiltà e dalla generosità”. Oggi Lidin ha dimenticato le gioie passate, come ad esempio la festa per la promozione in B del Pisa. È in pace con se stesso e continua a coltivare la sua passione per la meditazione, ma non vive più recluso da monaco. E la vecchia vita non gli manca.

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