La nuova leva del Velez Sarsfield

Quando non girano tanti soldi l’unica maniera per rinnovare la squadra è inserire giovani dal settore: il Velez ha intrapreso questa strada dopo troppi campionati di puro anonimato in cui si faceva fatica a vedere la luce.

Il Fortin di quest’anno ha ingranato una marcia diversa e nonostante molto probabilmente non riuscirà a qualificarsi alla prossima Copa Libertadores ha già gettato le basi per un futuro importante. Una rosa fresca e un’età media davvero molto bassa: tanti i giovani inseriti nel giro dei titolari in questo Transición a due gruppi e più che discreti i risultati ottenuti.

La squadra si regge su due veterani, Cubero per la difesa e Somoza per il centrocampo: entrambi hanno grandissima esperienza e attorno a loro si sviluppa una squadra di giovanissimi giocatori di prospettiva. In difesa il nome di spicco è quello di Lautaro Giannetti, classe ’93 con una reputazione già sufficientemente buona visto l’ottimo Sub 20 giocato un anno fa con l’Argentina e i tanti accostamenti europei: difensore sia elegante che deciso, fortissimo nel gioco aereo e protagonista nella vittoria del Velez contro l’Argentinos Juniors nell’ultimo turno.

A centrocampo già da qualche anno circola il nome di Lucas Romero, mediano classe ’95 con ottime intuizioni da verticalizzatore che sta cercando una cosacrazione. Dopo tante attese non è ancora riuscito a prendere un volo per l’Europa ma questo campionato potrebbe rilanciarlo verso il grande calcio. Anche Yamil Asad, detto el Turco, è un centrocampista giovane e con una grande visione di gioco che può diventare un veterano in questa squadra.

Talento e fantasia, l’arma in più del Velez

Il meglio però delle giovanili del Fortin sta nel pacchetto offensivo dove dalla trequarti in su i talenti oltre ad essere giovani sono anche molto forti. Quest’anno si sono messi in evidenza diversi giocatori: partiamo da Augustin Doffo, classe ’96, fantasista mancino con licenza di spaziare dal centro verso le fasce che ha trovato già un bellissimo assist nella partita contro il Banfield nell’azione dello splendido gol di Pavone. Bravissimo in conduzione di palla, è dotato di una ottima tecnica in velocità.

Esterno puro invece è Hernan Toledo, ’96 anche lui con enormi potenzialità tecniche e un cambio di direzione che incanta. Il suo golazo all’Argentinos Juniors alla Paternal ha lasciato tutti a bocca aperta e nel corso del campionato ha trovato minuti, continuità e anche tanta autostima; probabilmente è il talento del Velez più futuribile per un approdo in Europa.

Destro di piede è Alvarenga, altro fantasista tecnico con il puro DNA sudamericano e l’ossessione per il dribbling. Deve trovare ancora continuità e regolare un carattere focoso ma nell’ultimo mese è riuscito a giocare con frequenza convincendo Bassedas a dargli più opportunità. Tra le grandi gesta di questo talento c’è un tunnel in versione Riquelme contro il Belgrano di pura classe.

In attacco hanno trovato spazio in alternativa all’espertissimo Mariano Pavone un ’93, Stelcaldo, e un ’96 Servetto. Caratteristiche differenti ma entrambi con un ottimo istinto da goleador. Buonissima la loro stagione in attesa di una vera e propria consacrazione.

Ma il talento che ha stupito tutti è Maximiliano Romero. Classe ’99 e la personalità di avere un impatto importantissimo sul campionato nonostante le sole 17 candeline spente. Grande coordinazione e movimenti molto intelligenti, il suo gol al Godoy Cruz è stato strepitoso e adesso ci si aspetta la vera esplosione. Che prospettive abbia questo ragazzo portato in prima squadra da Miguelito Russo a 16 ancora è difficile prevederlo ma il suo primo anno da professionista ha fatto intendere che ci sono le potenzialità per scoprire un grandissimo attaccante.

Tantissimi giovani e un futuro da conquistare: il Velez si autorinnova per tornare ai livelli spaziali dell’era Carlos Bianchi e lo fa con una leva di giovani che poche squadre possono vantare.

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