Storie di calcio

Lecce – Milan, la rimonta è un’abitudine: è già successo nel 2011

Il Milan di Sergio Conceiçao rimonta una partita che sembrava persa e si regala una settimana serena. Una vittoria di carattere, al Via del Mare, stadio dove i rossoneri evidentemente si trovano a proprio agio nel ribaltare sfide che sembravano segnale. La rimonta, infatti ha riportato alla memoria un memorabile Lecce – Milan 3-4 di quasi 14 anni fa.

Quel Lecce – Milan 3-4 dell’ottobre 2011

Andare sotto  0-2 e vincere 2-3 è una grande rimonta, ma il Milan è riuscito anche a fare di meglio, risolvendo a proprio favore una sfida ancora più complicata. È il 23 ottobre del 2011 e il Lecce allenato da Eusebio Di Francesco si riaffaccia in serie A da neopromossa. Di fronte, il Milan di Massimiliano Allegri, fresco del titolo di campione d’Italia. Sulla carta è una partita senza storia, ma sul campo il primo tempo è da incubo per i tifosi rossoneri. Giacomazzi, Oddo e Grossmuller portano i padroni di casa al riposo in vantaggio per 3-0. Sembra finita. Appunto, sembra, perché nell’intervallo Allegri appone alcuni correttivi: dentro Boateng, che cambia volto e destino della partita. Due gol in dieci minuti rimettono i rossoneri in corsa, al 63’ arriva la tripletta che pareggia i conti del match. Con 30’ da giocare l’inerzia è tutta del Milan che trova con Yepes il gol decisivo all’83’. Finisce 3-4

Sergio Conceiçao e il coraggio di cambiare

Questo Milan non è neanche lontano parente, per qualità e personalità, di quella squadra, ma ha perlomeno amor proprio. La squadra ha dimostrato di non voler mollare né di staccare la spina con largo anticipo. Anche Sergio Conceiçao, nel bene e nel male, ci ha messo del suo. Il campo ha bocciato le sue scelte e al termine e all’ora di gioco il 2-0 a favore dei padroni di casa è l’inizio della fine della sua esperienza in rossonero. Tuttavia, il tecnico portoghese mostra anche il coraggio di cambiare idea e di mettere in campo la qualità che aveva lasciato, evidentemente per scelta disciplinare più che tecnica, in panchina. Inserire Leao in campo quando la situazione è disperata non è mai una cattiva idea e tutto sommato alla fine la decisione ha pagato con gli interessi. Conceiçao incassa i tre punti, la fiducia e si garantisce un arco di tempo per lavorare con ragionevole tranquillità anche se rimangono dubbi e perplessità sulla gestione della squadra e l’approccio alla gara. Se il Milan ha bisogno di ritrovarsi sempre alle corde per reagire, non è un buon segno.

Pasquale Luigi Pellicone

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