Mondiale 2018: la Spagna si candida fortemente al ruolo di favorita

Abbiamo ancora tutti negli occhi la vittoria di ieri sera della Spagna ai danni dell’Argentina, un 6-1 impietoso che ha messo in mostra per l’ennesima volta l’immenso repertorio tecnico dei ragazzi di Lopetegui. La Roja chiude con un bilancio più che positivo questa fase di amichevoli visto anche il pari di qualche giorno fa sul campo della Germania.

In queste due amichevoli il CT spagnolo ha fatto capire di avere le idee molto chiare per quanto riguarda il pacchetto difensivo mentre a centrocampo e in attacco ha provato un paio di diverse opzioni sia tattiche che di uomini. Il risultato è, come accennavo, sicuramente molto positivo, Lopetegui potrà dunque puntare su un gruppo molto affiatato che si trova a meraviglia in qualsiasi situazione e che, dunque, si candida fortemente ad essere la grande favorita del Mondiale che avrà inizio fra qualche mese in Russia.

Grazie ad un’organizzazione tattica incredibilmente efficace, la Roja sa di poter contare non solo sugli undici giocatori che scenderanno in campo dal primo minuto ma anche su quei fuoriclasse che entreranno a partita in corso. In una squadra cosi organizzata è molto più facile esprimere al meglio le proprie capacità, ad esaltare questo concetto è Isco che, al di là della meravigliosa tripletta siglata contro l’Argentina, ha sentito la sconfinata fiducia del CT su di se ripagandolo in campo con una prestazione da dieci e lode. Isco sarebbe titolare in tutte le squadre d’Europa, tranne nel Real Madrid, dove il fantasista classe 1992 non riesce a guadagnarsi con costanza il ruolo di titolare fisso.

Insieme ad Isco, però, ci sono altri giocatori che sanno fare la differenza e su cui Lopetegui punta senza troppi dubbi. Nel ruolo di prima punta in queste due amichevoli sono stati utilizzati prima Rodrigo, in gol contro la Germania, e poi Diego Costa, in gol contro l’Argentina. I due attaccanti di Valencia e Atletico Madrid sono molto diversi tra loro ma altrettanto perfetti nel sistema di gioco della Spagna. Rodrigo cerca spesso gli spazi per essere servito in verticale dove può sfruttare la sua velocità per puntare la porta mentre Diego Costa è più un centravanti d’area che non disdegna affatto il lavoro sporco per far salire la squadra o creare spazi importanti per i propri compagni.

Ad agire alle spalle dell’attaccante centrale troviamo giocatori dal talento sconfinato che tra loro mixano alla perfezione esperienza e sana sfrontatezza giovanile. David Silva sta giocando una stagione splendida con la maglia del Manchester City e quando viene chiamato in causa dalla nazionale risponde sempre presente sfoderando ottime prestazioni. Marco Asensio ha dimostrato, nonostante la giovanissima età, di avere una personalità molto spiccata che gli ha permesso in tante occasioni di prendersi niente meno che il Real Madrid sulle spalle con le sue giocate e la sua concretezza. Infine l’infinito Iniesta, il centrocampista del Barcellona non ne vuole sapere di calare il proprio rendimento e, nonostante la carta d’identità dica 33 anni, resta ancora uno dei giocatori più dominanti del pianeta.

Oltre al talento, però, la Spagna può schierare in campo anche giocatori in grado di dare equilibrio e di recuperare palla con velocità. Proprio questo mix potrebbe risultare essere uno dei punti cardini dell’inseguimento al titolo mondiale. Giocatori come Koke e Busquets sanno essere concreti come pochi in mezzo al campo e i loro ricambi, Thiago e Saúl, hanno caratteristiche diverse ma lo stesso modo di stare meravigliosamente in campo.

Un altro dei motivi per cui la Spagna ha tutte le carte in regola per essere la vera favorita per il successo mondiale è la compattezza della linea difensiva. I quattro giocatori che compongono la difesa della Roja ormai si trovano a memoria visto che hanno giocato insieme tantissime partite e questo, parlando di nazionali, non è assolutamente un fattore da sottovalutare. Oltretutto Lopetegui può schierare al centro della sua retroguardia i due centrali più forti della Liga e tra i più forti in Europa, parliamo ovviamente di Gerard Piqué e Sergio Ramos. I giocatori che avranno il compito di coprire sulle fasce arrivano anche loro dal Barcellona e dal Real Madrid e sono Jordi Alba e Carvajal. Questa linea difensiva è probabilmente la più forte, sulla carta, rispetto alle altre squadre che ambiscono alla conquista del Mondiale di Russia.

Come abbiamo potuto notare, la Spagna sembra avere gli uomini giusti nei posti giusti e, grazie ad un CT che sta svolgendo un lavoro egregio, arriverà al Mondiale con la consapevolezza di avere non solo undici fenomeni ma una rosa intera di fuoriclasse. Questa possibilità di cambiare, sia a partita in corso che tra un match e l’altro, sarà importantissimo in una competizione che stanca molto sia fisicamente che mentalmente. Le avversarie sono altrettanto cariche come nel caso della Germania e del Brasile, la sfida è già iniziata, assisteremo sicuramente ad un Campionato del Mondo di altissimo livello.

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