Nessuno vuole vincere il Superclásico: la spunta il Boca ai rigori

Questo 2021 non è stato certo avaro di scontri tra Boca Juniors e River Plate: quello della scorsa notte è stato il quarto Superclásico dell’anno. Dopo Copa Maradona e Copa de la Liga Profesional, è stato il turno della Copa Argentina, la coppa nazionale, il cui tabellone ha messo di fronte Xeneizes e Millonarios già agli ottavi di finale.

La competizione è in corso di svolgimento da quasi due anni: trattasi ancora, infatti, dell’edizione 2020, poi interrotta per quasi un anno a causa della pandemia quando ancora si stavano giocano i sedicesimi e perciò proseguita trasformandola nell’edizione 2021.

Come tutte le partite di Copa Argentina, anche Boca-River si è giocata in campo neutro, e più precisamente al Estadio Ciudad de La Plata, sotto una fitta nebbia tipicamente invernale, dato che a quelle latitudini è in pieno corso la stagione fredda.

Il Boca Juniors, alle prese con la grana Villa (separato in casa, non si allena e ha chiesto la cessione), deve fare a meno anche di Fabra, ancora non al 100% e non convocato, mentre finisce solo in panchina Edwin Cardona. Titolare nella difesa a cinque schierata da Russo, invece, il nuovo acquisto Advíncula.

Anche Gallardo deve fare i conti con due assenze importanti: fuori Suárez e Rojas per infortunio. Díaz, uscito in anticipo durante la gara contro l’Huracán, riesce a recuperare e rientra nell’undici di partenza, in cui spicca l’inserimento dal 1’ di Paradela.

La partita ricalca appieno quello che è il contesto meteorologico: piatta e noiosa come una cappa di foschia. Il Boca cerca di imporre una pressione iniziale che manda in tilt la manovra (solitamente avvolgente e ben orchestrata) del River, ma appena si tratta di superare la trequarti e creare pericoli seri, Pavón e Briasco sono quanto di più fumoso ed inconcludente si possa immaginare. D’altra parte, la Banda non trova un collante tra centrocampo e attacco, affidandosi alle iniziative dei propri singoli e alla grande dinamicità di De La Cruz, spesso faro dei biancorossi.

Ad emergere sono comunque più gli uomini di Gallardo, a fronte di un Boca che (come già evidenziato dalle ultime uscite in tutte le competizioni) sa mettere in campo ben poco oltre a grinta e applicazione difensiva (da segnalare, a tal proposito, la prestazione maiuscola di Marcos Rojo): peccato che gli attaccanti dei Millonarios abbiano le polveri bagnate, soprattutto Romero, e che si trovino davanti un impeccabile Rossi.

Lo scontato epilogo della serata sono i calci di rigore, subito dopo i 90’: dal dischetto l’inerzia del match si ribalta e, mentre il Boca è impeccabile con le realizzazioni di Rojo, Ramírez, Pavón e Izquierdoz, il River viene condannato dagli errori di ÁlvarezRomero.

Passaggio del turno quindi ad appannaggio degli Azul y Oro, che ai quarti di finale affronteranno il Patronato, ma il risultato è l’unico aspetto salvabile di questo Superclásico contrassegnato dall’ignavia delle due contendenti.

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