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Real Madrid, chi prende la 10?

James vola a Monaco per indossare la numero 11 del Bayern, lasciando senza un nome designato la storica 10 del Real. Con questa notizia si sono risvegliati molti tifosi madrileni che hanno provato quasi sollievo per il 10 colombiano, un pesce fuor d’acqua in questa stagione grandiosa dei blancos. Carlo Ancelotti, dopo aver regalato la Decima storica ai madridisti, ha scelto di rilanciare l’ormai ex 10 James; un addio annunciato che potrebbe rivelarsi fruttuoso per entrambe le parti.

Un decennio di 10

Il primo a raccogliere l’eredità di Luis Figo nel 2005 è un brasiliano, colui che doveva essere l’erede di Pelé, e che ha vestito la 10 del Real fino al 2008. Stiamo parlando di Robson de Souza Santos, meglio conosciuto come Robinho. L’erede di Pelé non lo è mai diventato, anche perché certi paragoni sono inutili e troppo lontani nel tempo per assumere seriamente significato. I suoi limiti caratteriali lo hanno portato lontano da Madrid, contribuendo a una parziale ripresa con le maglie di Manchester City e Milan.

Dopo la cessione di Robinho al City, la 10 trova un naturale sostituto:  Wesley Sneijder. Peccato però che la sua permanenza a Madrid sarebbe durata solo un altro anno. Lui, quasi svenduto dai madrileni, ha trovato enorme fortuna con la maglia dell’Inter, diventandone uno dei pilastri che ha portato la squadra milanese a compiere il Triplete nella stagione 2009-10.

A dare continuità (purtroppo) alla numero 10 ci pensa uno dei calciatori che meno meritava quella maglia, per ciò che simboleggia nell’immaginario di un tifoso di calcio. Lassana Diarra, detto più comunemente Lass, ha indossato la 10 del Real per due stagioni, in cui, sarà una coincidenza, i blancos hanno vinto una sola Copa del Rey.

Con l’arrivo di Mesut Özil nell’estate 2011, la 10 torna a un fantasista dai piedi educatissimi e, sarà sempre un caso, il Real torna a vincere la Liga dopo 4 stagioni. Nonostante le critiche che lo hanno portato lontano da Madrid, il tedesco conclude la sua esperienza nella capitale spagnola con 27 gol e 81 assist in 159 apparizioni, forse il migliore tra i numeri 10, dai tempi di Luis Figo.

Il ciclo si chiude proprio con James, El Bandido, che nel luglio 2014 ci aveva messo un mese per far innamorare tutti, colombiani e non. E che in 3 anni a Madrid non ha mai veramente inciso e lascia per l’ennesima volta la 10 senza un padrone.

 

Chi sarà il prossimo?

Il quotidiano spagnolo Marca ha lanciato un sondaggio su chi sarà il prossimo a vestire la 10 del Real. Dopo poche ore hanno votato in più di 100.000. I nominati sono Modric, Isco, Ceballos, Asensio e un generico prossimo acquisto. Al comando troviamo gli spagnoli Isco e Asensio, che superano di gran lunga gli altri con il 31% e il 33%; dietro c’è Modric al 19%, seguito dal misterioso prossimo acquisto all’11% e dal quasi ex betico Dani Ceballos al 7%.

Al di là delle percentuali, molto probabilmente non saranno né Luka Modric né Isco ad indossare questa maglia date le dichiarazioni del croato sul poco interesse nella scelta del numero e sull’essersi ormai abituato alla 19. Dal canto suo l’ex Malaga ha quasi ovunque indossato la 22, alla quale è legatissimo e a cui difficilmente rinuncerà. Ci sentiamo di escludere anche Ceballos perché, nonostante lui sia uno dei talenti più puri nel panorama spagnolo, quel numero pesa, e una stagione non all’altezza ha sicuramente conseguenze maggiori con la 10 sulle spalle.

Rimane il Mago Asensio, che a 21 anni ha già in bacheca una Champions League e una Liga. Dal 20 al 10 il passo è breve, la cosa più difficile era far accomodare in panchina un giocatore come James, e lui nonostante la sua giovanissima età ci è riuscito più volte in questa stagione. Asensio è l’occasione del Real Madrid di dare continuità all’iconico numero 10, con la speranza che non cambi almeno per il prossimo decennio.

La suggestione è il fichaje galactico, l’oggetto misterioso che tutti aspettano a Madrid, il botto di mercato che sembra rispondere al nome di Kylian Mbappé, il francese diventato un’ossessione per Zidane e Florentino Perez.

Francesco Castorani

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